Le filastrocche di Igo: “Perduta bellezza”

Un gioco d’effetti, un’angolazione,
fece si che si lesse, una strana menzione.
“Porta ritornerà bellissima”… che frase esplosiva!
M’indusse sicché, a mirar quella diva.

Più da vicino compresi lo sbaglio,
la scritta ahimè, era solo un abbaglio.
Da quel cartellone, controvertibile,
lanciava accuse, in modo risibile.

“Non votate più il vecchio”, gridava con foga
chi ha governato… non vada più in voga.
Perché io mi chiesi, cotanta aggressione
nell’esternar, legittima, la sua ambizione.

Ma ecco svelato nei prossimi righi,
la ragion vera dei suoi castighi.
Ai bambini ha tolto, con mossa spietata,
Il gioco nei parchi… Ossignur che trovata!

Non solo, non basta, non si accontenta,
e ai giovani e ai vecchi propone irredenta,
di uscire e sognare, senza misura,
giacchè rivivranno senza paura.

“Non più spacciatori non più gentaglia”,
dice ancora la diva: gli darò battaglia!
E io che speravo, di conoscer quel centro
che donava bellezza e recarmici addentro.
Ma era solo un cartello, brutto e affannato,
da cui me ne andai deluso e abbacchiato.

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