Consiglio comunale, non passa la norma “anti-Gabriele”

Con una seduta particolarmente lunga, cominciata alle 21 e finita dopo l’una di notte, il consiglio comunale di Novi è riuscito ad affrontare solo tre  degli otto punti all’ordine del giorno. La prossima seduta avrà incompiuto di terminare l’ordine del giorno.

Riunito nella sala conferenze della biblioteca comunale, il consiglio comunale è stato seguito dal vivo da un numeroso pubblico. Delusi invece quanti hanno deciso di seguire il consiglio da casa, guardandolo sul canale YouTube del comune di Novi: dopo poco la trasmissione si è interrotta per cause tecniche.  

Il consiglio si è aperto con l’intervento del sindaco Rocchino Muliere, che ha illustrato in un lungo e dettagliato  intervento le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato.

Nella sua relazione, il Sindaco Muliere ha toccato i punti principali che caratterizzeranno il governo cittadino nei prossimi anni. Tra le questioni in evidenza rientra la volontà di migliorare l’ascolto diretto dei cittadini attraverso incontri periodici nei quartieri, che inizieranno dal mese di settembre, e il ricorso sistematico ad assemblee per favorire il confronto pubblico su opere di particolare rilievo per la città. Sono stati affrontati temi cruciali per l’economia cittadina e per lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia ambientale del territorio come, ad esempio, il rilancio dello scalo merci Novi San Bovo, la realizzazione della tangenziale ovest, lo studio idrogeologico connesso al passaggio del Terzo Valico ferroviario e necessario alla realizzazione del nuovo scolmatore per alleggerire la portata del Rio Gazzo ed evitare eventuali allagamenti nel basso Pieve. Tutti questi argomenti saranno approfonditi nel corso di prossimi incontri richiesti dal Sindaco ai vertici di Cociv e Rfi.

Grande attenzione sarà riservata al mondo del lavoro, alla sanità pubblica e all’assistenza, alla riqualificazione urbanistica e all’utilizzo di aree dismesse. Tra le proposte illustrate da Muliere spiccano la realizzazione all’ex caserma Giorgi di una “cittadella della salute”, che ospiti un ospedale di comunità e una casa di comunità, e il trasferimento nell’area dell’aeroporto Mossi della caserma dei Vigili del Fuoco e della sede della Croce Rossa. 

Significativo anche il passaggio sul rilancio del turismo, della cultura e del commercio, questioni strettamente connesse tra loro che necessitano di interventi e investimenti mirati come, ad esempio, un nuovo piano parcheggi, la ristrutturazione dei portici vecchi, la riqualificazione del Parco Castello, dell’area Z3 e del centro storico in generale. Infine Muliere ha assicurato il massimo impegno nell’affrontare tutte le altre questioni molto importanti per la vita quotidiana, vale a dire la manutenzione e la pulizia della città, la sicurezza e la protezione civile, il livello dei servizi pubblici, con particolare attenzione alla “macchina” comunale, che necessita di una riorganizzazione generale e un potenziamento del personale per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Al punto successivo, relativo agli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni, la discussione si è incentrata sugli otto emendamenti presentati da Maria Rosa Porta a nome di Fratelli d’Italia, Forza Italia Berlusconi per Novi e Lega Salvini e dell’emendamento presentato da Paolo Coscia del Movimento 5 stelle. 

Tre emendamenti  sono state approvati all’unanimità dai consiglieri: l’impossibilità per il Sindaco di procedere a nomine al decorrere di 4 anni e sei mesi dalla proclamazione (vale a dire nessuna nomina negli ultimi sei mesi di mandato), l’obbligo di informare la conferenza dei capigruppo sulla scelta dei candidati da nominare, l’obbligo per i rappresentanti del Comune a presentare relazioni semestrali sull’attività svolta negli enti in cui sono stati nominati.

Sono stati approvati a maggioranza anche un emendamento sulle pari opportunità (le nomine devono rispettare le disposizioni di legge in materia e tener conto del ricambio generazionale) e uno relativo alla trasparenza (sul sito web del Comune dovranno essere pubblicati gli elenchi dei soggetti nominati corredati di curricula vitae, nonché gli eventuali compensi annui e rimborsi spese percepiti). 

Non è passata invece la norma “anti-Gabriele”, vale a dire l’introduzione tra cause di esclusione alla nomina, anche l’essere  stati eletti in Consiglio Comunale e l’aver rinunciato al seggio senza partecipare nemmeno a una seduta. 

In sostanza, la legge attuale (cosiddetta legge Madia, dal nome della deputata Pd che la presentò) prevede che non possano essere nominati amministratori negli enti direttamente partecipati dal comune persone che, negli ultimi tre anni, abbiano ricoperto l’incarico di consigliere comunale. Nel caso di Stefano Gabriele, che sarebbe stato il primo degli eletti nella lista 20 x Novi ma che ha rinunciato al seggio, questa norma non si applica in quanto non ha ricoperto l’incarico di consigliere, benché eletto. Stessa clausola vale per Rosa Carbone, prima degli eletti dopo Gabriele ma che ha anch’essa rinunciato al seggio, lasciando il posto in consiglio all’attuale capogruppo Alessandro Reale

Se fosse stato approvato l’emendamento presentato dal centro destra, il solo fatto di essere stati eletti, anche se non si è poi accettato l’incarico di consigliere, sarebbe stata clausola sufficiente di esclusione. Ma l’emendamento è stato respinto con 11 voti contrari (la maggioranza), un astenuto (Coscia del M5S) e il voto favorevole dell’opposizione di centro destra (Dolcino, Porta, Bertoli, Poletto e Perocchio). 

Il documento finale di indirizzo è stato approvato con 12 voti favorevoli (la maggioranza più il Movimento 5 Stelle) e 5 astensioni (il centro destra). 

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Moscone

Un commento su “Consiglio comunale, non passa la norma “anti-Gabriele”

  1. I pregiudizi non sono mai casuali in politica e la sensazione del consiglio comunale in oggetto è stato confezionato dall’opposizione quasi quasi da convincermi se non fosse che tale sistema di buon senso era stato preso a calci e pugni ripetutamente nella precedente amministrazione, nulla toglie che anche su queste cose le spartizioni non mi siano mai così piaciute. Nello specifico se devo giudicare Stefano Gabriele potrei dire che un ruolo importante se lo merita, che essendo uomo timorato di Dio e sempre dedito al volontariato non meritava tale lapidazione anche perché ha lasciato in mani sicure il suo prezioso gruzzolo di voti per il Consiglio Comunale e se la storia che lo precede si conosce si può essere certi che si impegnerà.
    Ora la domanda che pongo io ai consiglieri di opposizione è molto banale ma significativa.
    Non sarebbe più costruttivo dare il proprio apporto di critica laddove ci sia sostanza per migliorare la proposta dell’amministrazione, o comunque dove il dibattito può reggere un ipotesi di dubbio, piuttosto che aprire inutili discussioni dove l’unica risposta che si può ricevere è un flagoroso ” suca”, portuale ma palesemente esplicativo.

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