Gavazzana, non solo sagra del pesce

Sabato sera 22 luglio nel magnifico borgo di Gavazzana c’era un tale affollamento che sembrava vi si fosse trasferito gran parte della provincia alessandrina. Arrivavano comitive di amici e famiglie provenienti da ogni dove, richiamati dalla magnifica coreografia del centro storico, dell’appetitosa sagra del pesce e soprattutto dalla frescura dell’aria collinare e tanti, rinunciano per non sottostare alla lunga attesa.

Non per niente il nome Gavazzana vuol dire: “paese sulla collina”. E che colline! Un magico via via di dolci pendii , impreziositi dal famoso vitigno cortese.

Dalla terrazza della chiesa monumentale San Martino, quando l’aria è limpida, permette alla vista di ammirare un panorama incredibile delle pianure fino alla catena delle Alpi.

Non sto a descrivere la Chiesa costruita in forme pseudo romaniche, dotata di un concerto di cinque campane, e la suggestiva struttura settecentesca della casa Sterpi, attuale sede dell’associazione musicale “Gavazzana-Blues”, luogo di convegni ed esposizioni, oltre ad essere sede del museo del mitico don Carlo Sterpi.

Inoltre Gavazzana fa parte “dell’ associazione nazionale dei Borghi dipinti”, che impreziosisce la via centrale anche se le caratteristiche dell’architettura storica sono di per sé altamente degni della più allettante attrazioni storiche culturali.

Gli organizzatori, associano la sagra popolare, nell’ambito della tradizione artistica culturale del luogo con l’ambito invito ad artisti che espongono le loro opere lungo il percorso che per l’occasione è reso completamente pedonale e contribuiscono a creare quella scenografia dal clima magico di altri tempi .

Gli amici dell’Arte di Serravalle non hanno fatto mancare il proprio contributo al prof. Angelo Montecucco promotore, preside e dirigente scolastico in pensione, che pur di non rinunciare alla passione per l’insegnamento, organizza dei corsi di disegno artistico. Riservato ai giovani di Cassano Spinola che con Gavazzana: dal primo gennaio dell’anno 2018, hanno riunito le amministrazioni, fondendosi in un unico comune.

Nell’occasione della sagra espongono le opere, e il pubblico non lesina di ammirarle con attenta critica. Come non esista a intrattenersi con gli artisti più esperti, informandosi sulla composizione dei dipinti, le varie tecniche e commenti relativi.

L’organizzazione non è facile come dirlo, vanno allestiti gli spazi con apposite luci e proiettori, per illuminare nella giusta luce i dipinti, vanno posizionati con cura su reti rastrelliere, appositi cavalletti e nello stesso tempo si devono evitare grovigli di cavi sia per garantire la sicurezza dei visitatori sia per mantenere l’ambiente estremamente gradevole

A riguardo, va dato atto a Gianni Torchia, un vero fenomeno: regista eccezionale e infaticabile. Sembra che stia organizzando, per il cinque di agosto, un’esposizione simile al parco castello di Novi Ligure

E’ pur vero che nel campo artistico pittorico, la perfezione delle immagini fotografiche, permette risultati straordinari che la manualità non potrà mai competere, considerando anche che gli artisti del passato hanno raggiunto delle perfezioni difficilmente imitabili. 

I più talentuosi, cercano nuovi metodi e forme che possono suscitare interessi e apprezzamenti, soprattutto nella cerchia di appassionati e dei galleristi, nonostante vi sia un evidente disinteresse delle masse, sempre più esteso.

Ciò nonostante “Ammirare e osservare l’arte è un modo di allenare e coltivare lo sguardo, scendendo in profondità e cogliere quell’insieme di dettagli, di emozioni che ci consente: completezza nell’esporre le deduzioni dell’inconscio del pensiero e forse proiettare un immaginabile futuro”

E’ ammirevole vedere il numeroso gruppo di volontari che nonostante il clima torrido, durante il giorno, si impegnano allo spasimo per preparare ogni cosa affinché tutto funzioni alla perfezione, e infine vicino attivarsi ai fornelli dev’essere tutt’altro che facile.

Infine il folto gruppo di giovani e giovanissimi che con la maglietta sponsorizzata, servono i commensali con incredibile scaltrezza e velocità, facendo la spola con i blocchi di servizi , su vari piani, collegati con ripide scalinate?

E’ necessario proprio la loro energia per soddisfare le esigenze di un tale affollamento e il 29 e 30 si ripete.

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Francesco Giannattasio

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