Al Carlo Felice il dramma lirico Wherter

Domenica 19 novembre alle ore 20.00, la stagione lirica 2023/2024 del Carlo Felice prosegue con il secondo titolo in cartelone, “Wertther”, dramma lirico in quattro atti di Julies Massenet in un nuovo allestimento della Fondazione Carlo Felice, in collaborazione con il. Teatro Nazionale Croato di Zagabria. La regia è di Dante Ferretti mentre il Maestro Donato Renzetti salirà sul podio a dirigere coro e orchestra 

La genesi della composizione di Werther si colloca attorno al 1885. Il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther di Goethe aveva raggiunto una vastissima diffusione in tutta Europa, e Jules Massenet ne era come molti un grande estimatore. . Nell’85 Massenet, al tempo uno degli operisti francesi più rappresentati così in patria come all’estero, iniziò a lavorare alla composizione con la sceneggiatura di Georges Hartmann su versi di Édouard Blau e Paul Millet. Dopo due anni di lavorazione, l’opera quasi compiuta venne proposta ad uno degli impresari più affermati di Parigi, Léhon Carvalho, che però rifiutò la partitura. La prima mondiale si tenne dunque solo diversi anni dopo a Vienna, nella versione in tedesco, il 16 febbraio 1892. La consacrazione definitiva arrivò dopo la ripresa parigina del 1903, a cui seguirono un numero impressionante di rappresentazioni in tutta Europa, facendo di Werther una delle opere di Massenet più amate, insieme alle quasi contemporanee HérodiadeManon e Thäis.
Il libretto segue la trama del romanzo, ma alcune delle modifiche hanno un impatto non indifferente sulla drammaturgia dell’opera: il matrimonio di Charlotte e Albert non nasce per amore, ma per una promessa fatta dalla fanciulla alla madre morente (ciò determina un cambiamento della situazione affettiva di Charlotte che, pur non mostrando alcun risentimento nei confronti del marito, di fatto dichiara il proprio amore solo a Werther). Altro importante cambiamento è il dialogo finale tra Werther e Charlotte, quest’ultima infatti riesce a raggiungerlo prima della sua morte e gli dichiara i propri sentimenti. Infine, la presenza significativa del coro di voci bianche rende centrale il tema dell’infanzia e della nostalgia per l’innocenza perduta, definendo un tratto caratteriale cruciale del protagonista. La drammaturgia si sviluppa su più livelli: il nucleo centrale, di natura tragica, è rappresentato da Werther e Charlotte. I due protagonisti sono gli unici personaggi a vivere con piena consapevolezza l’intera vicenda, che si snoda proprio attorno al loro amore e quindi in una dimensione decisamente introversa, rivolta al loro mondo interiore.. Tutti gli altri personaggi (come il borgomastro, Johann e Schmidt) partecipano agli avvenimenti su un piano del tutto diverso, offrendo un punto di vista benevolmente indifferente – in quanto del tutto inconsapevole – ai tumulti interiori di Werther e di Charlotte. Nello stile di Massenet è insita una grande versatilità, se con i tragici protagonisti il compositore esprime a pieno il proprio talento per il lirismo melodico, con gli altri personaggi è più libero di elaborare altri livelli espressivi, più leggeri e spigliati, a tratti comici. L’impasto orchestrale è denso e vibrante, e restituisce con forza l’intensità emotiva della narrazione, al contempo la presenza di momenti di maggior leggerezza permette una modulazione più ponderata e varia della tensione tragica. La musica di Massenet non venne talvolta apprezzata dalla critica contemporanea perché, in un momento di transizione come la fine dell’Ottocento, quando a Parigi si stavano sviluppando le premesse per le avanguardie di inizio Novecento, il compositore sembrava essere troppo legato a modelli strettamente ottocenteschi come Verdi, Berlioz e Wagner. In Massenet era però viva una cifra sperimentale più sottile, poi ampiamente rivalutata anche dalla critica, che si traduceva proprio nella capacità di rielaborazione e aggiornamento della propria scrittura. Uno degli aspetti più affascinanti dell’opera è la sua collocazione temporale: il romanzo di Goethe (pubblicato nel 1774) si posiziona agli esordi del movimento dello Sturm und Drang, ne è uno dei massimi esempi letterari ed è stato un saldo riferimento per l’arte romantica. La trasposizione musicale di Massenet avviene sul finire del secolo del Romanticismo, e rappresenta una ricca sintesi di quella tradizione romantica ottocentesca che dalla stessa fonte letteraria aveva avuto origine.

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Alberto Ricci

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