Il pronto soccorso di Tortona è stato privatizzato: le (poche) reazioni

Il primo Dea (pronto soccorso) del Piemonte ad essere affidato totalmente ai privati sarà quello dell’ospedale di Tortona. L’appalto per la gestione del servizio per i prossimi nove anni è stato vinto dall’unico partecipante, il  consorzio di imprese formato da  Codess Sociale di Padova, Coop Il Gabbiano di Varese, Medical Line Consulting di Roma e Codess Sanità di Villorba (Treviso). Valore complessivo dell’affidamento 52 milioni di euro per 9 anni. 

Non molte, a livello locale, le reazioni a questa notizia. Ecco la nota stampa dei consiglieri regionali del Pd Domenico Ravetti e Domenico Rossi: 

“Dobbiamo ristudiare il piano socio-sanitario” ha detto il presidente Cirio. Ma va? Lo abbiamo chiesto con forza in questi anni, ma lui e la sua Giunta si sono ben guardati dal farlo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Basta pensare alle liste d’attesa interminabili, alle spese sostenute da Asl e Aso per assumere medici gettonisti, all’edilizia sanitaria bloccata ovunque. Ma forse il caso della privatizzazione del Pronto Soccorso di Tortona (AL) spiega tutto. Non solo la giunta Cirio non ha messo in campo un nuovo piano socio-sanitario, ma non ha nemmeno modificato la DGR 1-600 sui servizi ospedalieri. L’unica scelta che hanno fatto è stata quella di privatizzare un servizio invece di utilizzare quelle risorse per assumere il personale necessario e farlo funzionare come presidio pubblico. 
Per favorire il privato basta non far funzionare il pubblico e le scelte sbagliate di Meloni al governo e di Cirio in Piemonte stanno andando proprio in quella direzione. Il piano forse c’è e si vede.


Di seguito, il comunicato stampa diffuso da Laura Robbiano, portavoce di Unione Popolare:

Laura Robbiano, portavoce Unione Popolare

Dalle ultime notizie dei giornali, abbiamo appreso che il pronto soccorso di Tortona sarà gestito da privati, lo ha deliberato il direttore dell’Asl Al Luigi Vercellino.                                                                                           UNIONE POPOLARE si oppone fortemente a questa manovra di privatizzazione dei servizi dell’ospedale Santi Antoni e Margherita di Tortona.
Questo è solo l’inizio di una privatizzazione generale, bisogna investire sulla sanità pubblica, non darla nelle mani dei privati, dobbiamo difendere con tutte le nostre forze il diritto alla salute per tutti, sancito dall’art 32 della nostra Costituzione.
Negli ultimi 10 anni il susseguirsi di governi ha effettuato tagli sulla sanità pubblica di oltre 37 miliardi di euro, tra ospedali, medicina territoriale e personale. Questo sistema di privatizzazione costringe molte persone a rinunciare al diritto di curarsi.
Nel nostro territorio  il pronto soccorso di Tortona, è il primo a subire questa privatizzazione, il TAR ha vergognosamente, secondo il nostro punto di vista, respinto il ricorso presentato dal sindacato dei medici, che chiedeva la sospensione della gara d’appalto per affidare ai privati una parte dei servizi dell’ospedale di Tortona indetta dall’Asl.
Il Pronto Soccorso di Tortona passerà ai privati per i prossimi 9 anni, questo non risolve il grave problema della mancanza di medici. Investire sul pubblico, togliere il tetto alle assunzioni regionali, togliere il numero chiuso agli ingressi nelle facoltà di medicina, questo è molto altro ancora.

                                                                                                                                           


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