Una perla tira l’altra

Ci sarebbe da ridere se si trattasse di una barzelletta, invece, da quando il centro-destra si è insediato a palazzo Pallavicini, spesso la realtà supera l’immaginazione. Assessori che fuggono o vengono fatti fuggire, altri che, in carica, non sono preparati su ciò di cui si sta discutendo, o, peggio sparano c…avolate, nonché consiglieri comunali che fanno le veci del Sindaco per meriti genealogici. 

Spettacolare a questo proposito il Consiglio Comunale del 31 maggio, riunito per discutere tempestivamente – con ben cinque mesi di ritardo, anzi, quasi sei – le tariffeda applicare nell’anno in corso, regnante il giovin Assessore, che questa volta non può neppure difendersi affermando che non c’era. Dopo oltre due ore di seduta, il Consiglio non ha deciso … una bella fava di nulla, come direbbero i toscani. 
Si è trattato di una perdita di tempo per tutti i Consiglieri comunali (si può dire anche per la Città?), senza riuscire ad approvare nulla, in quanto l’Assessore al Bilancio, a quanto risulta, non è stato in grado di rispondere alle domande rivoltegli dall’opposizione, e neppure a quelle arretrate, postegli nella seduta precedente, quando aveva dichiarato – prima perla – che, per rispondere ai quesiti, avrebbe consultato gli uffici competenti (farlo prima, no?).
Non avrà avuto tempo, povero; si ricorda, a sua discolpa, che aveva dovuto affrontare, in buona compagnia, un lungo viaggio per raggiungere la lontana Svizzera, valicando il Po (è pur vero che si tratta di un fiume, ma lo ha valicato). Cosa sia andato a fare in terra elvetica, lui solo lo sa. 

Durante il Consiglio comunale ha posto resistenza – seconda perla – quando è stato proposto di rinviare il voto per procedere in Commissione ad una discussione approfondita sul documento in esame, ma, infine, ha dovuto soccombere alla proposta di rinvio, formulata dalla Consigliera 5S, dopo una pausa nella quale, ci si azzarda a dire, i suoi, forse temendo scenari apocalittici, devono avergli tirato le orecchie.
Nuova occasione perduta per il mitico. Il Bilancio di previsione, quello che voleva, fortissimamente voleva approvare entro lo scorso dicembre – lo si ricorda a sua memoria, i lettori sono stanchi di sentirlo ripetere – non era in approvazione. Non solo, gli è pure andata bene (quando si dice una botta di c…), poiché una mano santa governativa ha rinviato a fine giugno i termini di approvazione. Il giovin Assessore, dunque, era libero di andare nuovamente in vacanza (a spese sue) per riposare le provate meningi. 

Terza perla. Quella sera, come si è detto, il giovin voleva, fortissimamente voleva, far approvare il Pef contenente la nuova Tariffa dei rifiuti, che, udite, udite, per il 2022 è stata proposta (ma non ancora approvata) con i criteri che erano stati già indicati dal CSR (Consorzio Smaltimento Rifiuti) per l’anno 2021 (e non certo per dispetto, ma per legge). Dunque, una nuova retromarcia (cui si è abituati, cabellianamente parlando); una nuova cappella, si direbbe in novese, o, se si preferisce, una quarta perla. Se, come si dice, solo gli sciocchi non cambiano mai idea, nel caso specifico si potrebbe parlare, invece, di assunzione di responsabilità: in altri termini, di una prova di intelligenzaPerché insistere  quinta perla – fino a qualche settimana fa sul fatto che i conti relativi al 2021 erano corretti? C’è da scommettere che, quando riuscirà a parlare (perché, prima o poi, lo dovrà pur fare), l’Assessore al bilancio incolperà qualcun altro, in quanto lui lo scorso anno non c’era, e, se c’era, dormiva.

Dunque era legittima la posizione del CSR sulla TARI per il 2021 e illegittima quella del Comune. I cittadini novesi, grazie alle elucubrazioni cabelliane, lo scorso anno hanno pagato più del dovuto. Ora con la coda in mezzo alle gambe (si può dire?) si torna indietro. Politicamente un bel “gambalebru”. Restituiranno, “i nostri eroi”, il mal tolto, lo scorso anno, ai contribuenti?
E, sempre a proposito di tasse e di perle, recentemente il giovin ha dichiarato che è stata abolita la tassa di soggiorno, senza accorgersi che “quelli che c’erano prima” non l’avevano mai applicata.
Però la perla migliore – ma si potrebbe parlare di un autentico cammeo – il giovin l’ha infilata quando, dall’opposizione, gli è stato fatto rilevare che se l’amministrazione avesse applicato la tariffa puntuale, legata alla raccolta rifiuti del porta-porta spinto, i cittadini virtuosi avrebbero pagato una cifra inferiore.
Con il suo abituale acume, egli ha risposto: Perché non l’avete fatto voi, che c’eravate prima?” Ahimè, egli non è nuovo a queste lucide (demoralizzanti, nonché disarmanti) dichiarazioni, già espresse quando, baciato dalla fortuna (o dal partito), rivestiva il ruolo di Consigliere comunale, e, in merito alla discussione sul secondo scolmatore, aveva espresso la stessa magnifica esclamazione, dimostrando un’insolita sottigliezza di pensiero, difficile da trovare in altri soggetti conosciuti. Una persona siffatta, ce l’abbiamo solo noi!!!
Non si è ricordato, poverino, che la raccolta porta-porta spinta avrebbe dovuto partire nella seconda metà del 2019, quando – pare – il Comune era già governato dal centro-destra, ma la sua attivazione era stata rinviata dall’allora Sindaco Cabella (che – pare – sia ancora l’attuale Sindaco). La raccolta differenziata spinta è stata realizzata definitivamente nello scorso mese di gennaio (con oltre due anni di ritardo) dallo stesso Sindaco, che – pare – sia sempre Cabella. La tariffa puntuale non è stata applicata, regnante – pare – ancora lo stesso Sindaco. In Consiglio, la maligna opposizione gli ha spiegato che, senza la differenziata spinta, non si può applicare la tariffa puntuale. Non si vorrebbero fare affermazioni erronee, ma i soliti ben informati dicono sia proprio così (volendo, il signor Assessore può sempre smentire, se è a conoscenza di altri misteriosi fatti, sconosciuti ai più).
Come si dice, “Errare humanum est”; ma perseverare è diabolico.
È stata una risposta, quella del giovin, che, ci si permetta, è in uso dei bambini quando fanno i capricci e battono i piedi a terra; però ai bambini è lecito qualche capriccio, non a chi ricopre un incarico così importante. Poiché è importante; così è (se le pare).
Dopo perle (se si preferisce, svarioni) di tal fatta, mai visti neppure in osteria, una persona qualsiasi, anche se mossa da ambizioni, dovrebbe dimettersi, magari cospargendosi il capo di cenere; sarebbe un atto degno, una assunzione di responsabilità, ovvero, di intelligenza.

Cagnara

Non bastevoli le sceneggiate di cui sopra., si è assistito anche alla cagnara tra il Mungitore ed il nipote del Sindaco, il quale avrebbe fatto pressioni sull’Amministratore delegato di Acos S.p.a. sul tema del termovalorizzatore, nonostante il Consiglio comunale, qualche settimana fa, all’unanimità, avesse approvato un documento che congelava la fulgida idea del parente del Sindaco. Una fuga in avanti, come d’abitudine, stigmatizzata dal Mungitore, il quale, alcuni giorni prima, aveva sostenuto, in video, che la politica dovrebbe lasciare autonomia agli amministratori delle società partecipate.
Rompendo il tradizionale silenzio, il Sindaco è intervenuto in difesa dell’amato nipote, sostenendo di non dover concedere alcun permesso ai singoli Consiglieri per parlare con chicchessia. Potrebbe, però, chiedere loro di non parlare. Si suggerisce, invece, di concedere il dono della parola all’Assessore al bilancio, in modo che possa parlare in Consiglio comunale, dopo avere studiato ben bene le varie questioni. Volendo, anche di autorizzare alla parola l’Assessore all’ambiente, che sulla questione rifiuti, forse per aver imparato da cotanto maestro, è stata silente.
Il giorno successivo, voci di corridoio sostengono che il Sindaco abbia redarguito l’Amministratore delegato di Acos per l’accaduto; in una laconica lettera, quest’ultimo ha dichiarato di non aver delegato alcuno a rappresentare il suo, eventuale, pensiero. Non è dato sapere se Cabella abbia delegato il nipote ad esternare il suo, di eventuale, pensiero.

Il Malalingua

P.S.: dell’anniversario dello scudetto della U.S. Novese si è ricordata persino la Gazzetta dello Sport; se ne è scordato, invece, il nientepopodimenoche forse candidato a Sindaco, Herr (come dicono a Zurigo) Assessore alla cultura.

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