Novi, consiglio comunale ancora bloccato. Scoppia il Pafumi-gate

Ancora una volta il consiglio comunale di Novi si è concluso con un nulla di fatto. Dopo una seduta ancora più burrascosa del solito, il consiglio ha approvato la proposta avanzata da Lucia Zippo (M5S) di rinviare la discussione ad una futura seduta. 
Il consiglio si è aperto con il ricordo di due consiglieri comunali recentemente scomparsi, Gianni Malfettani e Bruno De Luca. Quest’ultimo è stato consigliere per la Democrazia Cristiana negli anni ‘90. 

Edoardo Moncalvo

La giornata di ieri doveva essere il termine ultimo concesso ai comuni per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2022. Proprio ieri il governo ha concesso ancora un mese di tempo ai comuni che ancora non lo avessero fatto per approvarlo. 
Il più importante punto all’ordine del giorno era l’approvazione del Piano economico finanziario della raccolta rifiuti e delle tariffe Tari. Non era prevista l’approvazione del bilancio preventivo, ma l’approvazione del Pef è fondamentale per procedere all’approvazione del bilancio preventivo. 
L’assessore Moncalvo ha quindi brevemente preso la parola, leggendo una relazione con cui ha spiegato che quest’anno il Pef posto in approvazione è quello predisposto dal Csr conformemente alle indicazioni di Arera, l’autorità di controllo delle tariffe.
In base a questo Pef le tariffe per i cittadini saranno lievemente minori, al contrario di quanto successo lo scorso anno quando il comune ha approvato un Pef differente (e maggiorato) rispetto a quello predisposto dal Csr. 
Sulla legittimità delle tariffe 2021 della Tari, che hanno visto un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, si attende ancora un pronunciamento da parte di Arera. 

Dopo la breve relazione di Moncalvo, ha preso la parola Marco Bertoli facendo una rivelazione che ha scatenato vivacissime polemiche in consiglio. «Oggi pomeriggio mi ha chiamato l’amministratore delegato di Acos, Giorgio Pafumi – ha detto Bertoli – dicendomi che nella mattinata aveva avuto un incontro con Giacomo Perocchio, che gli ha detto che per il progetto del termovalorizzatore siamo a buon punto e che a breve ci sarà una intesa su questo tra Iren e Srt. Questo nonostante il consiglio comunale abbia approvato all’unanimità una mozione con cui si è deciso di non procedere a nessun atto fino a quando la Regione Piemonte non avrà deciso se è necessario o meno procedere alla costruzione di un termovalorizzatore, e dove. Queste cose debbono essere discusse davanti alla città e al consiglio comunale eletto dai cittadini». 

A questo punto ha preso la parola Perocchio, cercando di spiegare il motivo del suo incontro con Pafumi. 

«Abbiamo votato la mozione all’unanimità convintamente. Il comune non si è mosso ma ci sono società al cui interno ci sono centinaia di comuni che si stanno muovendo. Si stanno muovendo consorzi e le varie società, in base ad una bozza presentata dalla giunta regionale». Per Perocchio sebbene il consiglio comunale abbia votato una mozione che sterilizza la questione del termovalorizzatore in attesa di pronunciamento della Regione, i consiglieri comunali nel corso di alcune commissioni avrebbero mostrato di non essere contrari al progetto. 
Perocchio infine ha illustrato i pregi e i risultati del nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta, sistema a cui in campagna elettorale il suo schieramento si era opposto. 

La discussione è proseguita in maniera molto concitata, con innumerevoli interventi da parte di Bertoli e Perocchio. Anche la consigliera Chessa ha preso distanza dalle iniziative del segretario della Lega. 

Il consiglio è poi proseguito con alcune domande da parte dei consiglieri di opposizione all’assessore Moncalvo, che nuovamente non è parso in grado di rispondere. Il capogruppo Dem Tedeschi ha ricordato a Moncalvo che il consiglio è ancora in attesa delle risposte alle domande a cui nel corso del precedente consiglio l’assessore non è stato in grado di rispondere. 

Sul punto è intervenuto anche Luca Patelli (Dem) che ha ricordato che la mozione sui rifiuti approvata all’unanimità prevedeva anche altri impegni per la giunta, tra cui riferire in consiglio sulla questione relativa alla tari 2021, cosa che non è stata ancora fatta. Alfredo Lolaico (Dem) ha accusato il sindaco di essere silente e di non gestire la politica amministrativa comunale. 

Rocchino Muliere ha ricordato che il nuovo sistema di raccolta per essere applicato concretamente debba essere accompagnata dall’applicazione della tariffa puntuale, che per ora il comune ha scelto di non applicare. 

A questo punto Moncalvo ha detto a Muliere «Perché non lo hai fatto tu quando eri Sindaco?» dimostrando di non aver capito di cosa si stesse parlando, perché, come ha poi cercato di spiegargli Muliere, la tariffa puntuale può essere applicata solo con la raccolta porta a porta, che è stata avviata solo quest’anno.

Infine ha preso la parola il sindaco, che in riferimento all’incontro tra Perocchio e Pafumi ha detto che non spetta a lui dare il permesso ai consiglieri di incontrare chi vogliono. Infine, ha duramente rimproverato Bertoli per le video dichiarazioni che ha rilasciato durante la festa dell’acqua, in cui ha sostenuto che la politica debba lasciare autonomia agli amministratori delle società comunali. 

Viste le difficoltà dell’assessore di rispondere alle domande che gli sono state poste dai consiglieri, Lucia Zippo ha proposto di sospendere il consiglio e di rinviare la discussione alla commissione bilancio. Moncalvo ha negato questa possibilità, chiedendo che la delibera venisse messa in votazione subito. 

A questo punto Bertoli ha chiesto la sospensione del consiglio, chiedendo di parlare privatamente con i capogruppo dell’opposizione Zippo e Tedeschi. Dopo la sospensione, Moncalvo ha comunicato di aver cambiato idea e di essere disponibile a rinviare il punto e affrontarlo in commissione. 

La proposta di Zippo è stata quindi messa in approvazione e il punto è stato rinviato. Alla seduta consigliare era assente il vicesindaco Diego Accili, mentre era presente l’assessore all’ambiente Roberta Bruno, a cui spetta la competenza in tema di rifiuti, che però non ha preso la parola in tutta la lunga discussione. 

L’ordine del giorno è stato quindi rinviato a data da destinarsi. 

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