Invece era un auto-goal

Quest’anno la TARI, la tassa sui rifiuti delle utenze domestiche, diminuisce, lo ha comunicato la Società che gestisce la raccolta rifiuti.  I novesi la pagheranno, come sempre, in tre rate, oppure in unica soluzione; ma non è questa la notizia. La novità è che la tassa dovrebbe essere meno pesante: si stima una riduzione di circa il 10%, rispetto a quando, in quel di Novi, regnava l’alloraSindaco Cabella. 

Non per rigirare il coltello nella piaga, ma sarà bene ricordare che l’aumento della tassa TARI per l’anno 2021 in un primo tempo era stata decisa dal centro destra novese con una percentuale del 16%. Aumento del quale erano stati, immancabilmente, incolpati “quelli chi c’erano prima”; la colpa è sempre del diavolo, che, per di più, è anche rosso. 

Se non si ricorda male, all’epoca l’Assessore al bilancio era l’allora Sindaco in persona (in pirsona pirsonalmente, direbbe l’agente Catarella inventato da Camilleri).  A seguire, c’era stato un ravvedimento e l’aumento previsto veniva mitigato: dal 16% fu ridotto al 9,6% (fatta salva la colpa di “chi c’era prima”). Sempre se non si ricorda male, l’Assessore Maurizio Delfino, che nel frattempo aveva sostituito il leader maximo sullo scranno del bilancio, aveva salutato tale riduzione quasi fosse una conquista: insomma, avevano fatto tutto da soli. Prima aumentato la tassa, poi ridotta … un grande risultato.

A nulla erano valse le contestazioni delle opposizioni, inascoltate, come a dire: cosa vogliono questi qui, che non contano niente.

Col tempo, che scorre inesorabile, si è dovuto prendere atto di un altro cambio alla guida dell’Assessorato al Bilancio; Maurizio Delfino, al suo arrivo salutato da qualcuno come il “Ronaldo dei conti pubblici”, si era dimesso, adducendo ufficialmente motivi personali (anche se non tutti avevano creduto a tale spiegazione). 

Se è pur vero che il governo della città era saldamente nelle mani dell’allora Sindaco, è altrettanto vero che l’Assessorato al bilancio è importantissimo, addirittura strategico, per la gestione di un Comune. Il bilancio è il documento che permette di far funzionare tutti gli altri settori, per cui il cambio di ben tre Assessori in tre anni dava a molti l’idea della precarietà della Giunta, già di suo traballante. 

La scelta fu quella di sostituire l’Assessore uscente con un giovine che, fino a quel momento, calcisticamente parlando, era rimasto in panchina. 
Pare che taluni, anche in seno alla maggioranza, avessero storto il naso per quella nomina, altri, invece, avevano salutato l’“avvento” gioiosamente, certi che il neo-Assessore avrebbe tirato la palla in rete. Era l’ottobre 2021. 

Il nuovo Assessore al bilancio “non aveva ancora toccato palla”, che i malefici e dispettosi Democratici, il 21 novembre successivo, lo interpellavano poiché, sei giorni prima, lo stesso – su specifica domanda in merito a come era stata calcolata la tariffa dei rifiuti – aveva preso tempo. 
Poi, a rovinare la festa di Santa Caterina e il tradizionale lauto pranzo a base di bibèinarrosto con mostarda, era giunta una missiva del CSR (Consorzio Servizi Rifiuti), che deve aver provocato acidità di stomaco.

Il CSR, per mano del suo Presidente (nominato dall’allora Sindaco Cabella, dunque non tacciabile di facinorosità), era giunto a rompere le … uova nel paniere. Infatti, aveva contestato la legittimità della tariffa rifiuti decisa dalla maggioranza di centro-destra novese, in quanto non in linea con i dettami dell’Autorità nazionale competente, Autorità che si appella Arera. L’Autorità nazionale, nel 2019 (guarda caso proprio l’anno in cui si era insediata la Giunta cabelliana), aveva introdotto il metodo tariffario per la determinazione delle entrate relative alla gestione dei rifiuti; quindi, “quelli che c’erano prima” non c’entravano nulla, ma, al contrario, le scelte erano frutto dei “rivoluzionari del buon senso”, i quali, forse paghi di aver occupato il “Palazzo d’inverno”, si aggiravano gaudenti per le sue stanze.

Il novello Assessore al bilancio, frattanto, rimaneva silente se interrogato sul tema, anche se, successivamente, assicurava che il Bilancio comunale sarebbe stato approvato al più presto e, di conseguenza, anche la tariffa rifiuti. Il tempo però, ancora una volta, trascorreva invano. 

Nel mese di febbraio 2022 il neo-Assessore al bilancio, ormai assurto a piena titolarità aveva dichiarato ad un giornale locale che “la tariffa pagata dai novesi è corretta”.Goal!  Da cosa emergeva la convinzione del giovin Assessore? Da una consulenza da lui appositamente richiesta – ovviamente pagata dal Comune – che, forse, aveva letto troppo in fretta.

Secondo la relazione del consulente incaricato, “con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 52 del 30 giugno 2021 è stato approvato un Piano economico finanziario (PEF) TARI non congruente (il grassetto è N.d.R.) rispetto alle disposizioni dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA)”. 

… Allora si trattava di un auto-goal! Si era scomodato un consulente per sentirsi dire, in maniera elegante, che quella tariffa non andava bene.

Nel mese di luglio però, come è noto, è stata tolta al giovine l’emozione della sua “prima volta” per tirare la palla in rete. A quanto pare, l’ormai scafato Assessore al bilancio aveva predisposto (forse memore di quella consulenza, riletta con la dovuta calma) il documento contabile, prevedendo la cancellazione del famoso aumento del 9,6%, precedentemente adottato da chi lo aveva preceduto, ma da lui, pedissequamente votato in Consiglio comunale. Sarebbe stato un altro auto-goal, e ancor più interessante sapere in che modo avrebbe giustificato la retromarcia. 

Ora, a quanto pare, la tariffa è stata calcolata secondo il metodo Arera, ma occorre una precisazione: non è la Società che gestisce la raccolta dei rifiuti e invia i bollettini ai contribuenti che decide le tariffe – lo si ricorda a chi per si fosse messo in ascolto in questo momento- bensì è il Comune ad essere titolare delle decisioni: la Società non fa altro che applicarle. Questo, perché si sappia.

Il Malalingua

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