I luoghi abbandonati e le idee di Vignoli

È apparso sul moscone, a firma del direttore Andrea Vignoli, un articolo che propone l’interessamento di luoghi e strutture abbandonati, proponendo alcune soluzioni di recupero alla disponibilità cittadina.
L’idea a dire il vero è incrementata nel pensiero del direttore che già da tempo e l’ha posta all’attenzione pubblica, se ben ricordo in occasione degli incontri della scorsa estate e venne accolta con molto interesse dal pubblico presente.
La riproposizione attuale, posta nelle veste di candidato al consiglio comunale, assume un’importanza piuttosto marcata se non addirittura un esplicito impegno politico, considerando il prestigio del soggetto e la considerazione nel proprio schieramento politico di cui gode.
L’analisi che Andrea fa di tali luoghi non può non essere condivisa, sia per l’importanza storica, sia per la praticità dei vantaggi che potrebbero offrire, se vengono recuperati alla disponibilità pubblica. E come limitare i pericolosi rischi, per altro già manifestatosi, nel continuare a lasciarli in condizioni di abbandono?
D’altronde è risaputo che luoghi così complessi e antichi, come può essere la caserma Giorgi, esercitano un particolare richiamo sui giovani che sono particolarmente affascinati dal senso di mistero che invoglia ad un senso di avventura, ponendo poca attenzione a insidie e pericoli.
All’approssimarsi delle elezioni, però, “il problema più che antropologico, è politico.” Queste strutture abbandonate, prima o poi si deve decidere cosa farne pur non essendo di proprietà comunale, per cui è necessaria una notevole trattativa con l’ente proprietario, di come metterli in sicurezza prima e come utilizzarli dopo, possibilmente acquisendone la proprietà.
L’ex caserma Giorgi nel centro città, occupa un’area di 30mila metri quadrati, compreso un enorme piazzale, può essere recuperata per scopi altamente positivi per migliorare il livello di vita di tutti con servizi efficienti e moderni.. Tempo fa venne proposto di trasformarla in una struttura ricettiva, come può essere l’ospedale di comunità che potrebbe essere in linea con i propositi regionali.
A mio personale giudizio mi sembra una proposta eccellente, degna di essere condivisa a pieno titolo da tutte le forze politiche.
“Un altro enorme e centralissimo edificio abbandonato è l’ex collegio San Giorgio, che occupa un’area di 5500 metri quadrati nel pieno centro storico ed è chiuso dal 2006. Di proprietà religiosa, versa in grave stato di abbandono e porta ancora i segni del terremoto di 20 anni fa.”
E’ stato un centro di cultura e di istruzione locale, un vero vanto, tanto è vero che ancora oggi gli ex studenti si riuniscono per ricordare e festeggiare i fasti.
La sua acquisizione prima e collocazione poi è piuttosto complessa e di difficile realizzazione; potrebbe in un programma futuristico e molto ambizioso ospitare una ramo universitario decentrato ? Ma ci vuole molta lungimiranza politica.
Ci sarebbero tante altre aree, molto vaste e di un significativo senso storico, come l’aeroporto E. Mossi che vanta dei primati che devono rendere orgogliosa la città e il poligono di tiro per i carri armati. Ma non voglio scrivere un programma elettorale che ad altri è demandato, ma possono essere problematiche che ben si rappresenterebbero in un eventuale confronto tra i candidati sindaci, già precedentemente proposto, dal sottoscritto, e di cui solo la dottoressa Maria Rosa Porta ha prontamente raccolto l’invito.
Coraggio aspiranti sindaci, dimostrate di avere delle idee e di saperle presentare

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Francesco Giannattasio

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