Dove sono andati tutti i fiori?

Al teatro Lux di Cassano Spinola, giovedì 25 maggio è andata in scena lo spettacolo teatrale realizzato dall’associazione teatrale “I Mancini del Quarto“
“Dove sono andati tutti i fiori”, è un docu-spettacolo sulla Prima guerra mondiale, ben lontano dalle esaltazioni retoriche, realizzato in collaborazione con l’Associazione “Amici dell’Arte di Serravalle Scrivia”. Le riprese video sono di Piero Bogliolo, le proiezioni animate sono di Bruno Farinelli, le canzoni dell’epoca sono cantate dal gruppo musicale bellunese “Al Tei” e da Cosimo Fuso, autore anche di una breve composizione inedita. Il testo (che ha ricevuto una menzione speciale al concorso “Salvatore Quasimodo” di Roma) è di Massimo e Maurizio Novelli. La regia è di Marco Zanutto. Gli attori sono: Eleonora Bombino, Marco Zanutto, Massimo Novelli, Maurizio Novelli, Michela Gatto, Stefano Campana e Alessandro Tocco.

La rappresentazione, attinente al clima di negazione del buon senso che dovrebbe bandire il concetto di guerra da tutte le opzioni possibili, per risolvere controversia o disputa che per qualsiasi motivo possa frapporsi tra contendendi di diverse visioni o aspirazioni.
Un famoso personaggio ebbe a dire: “se l’inferno esiste, la guerra è l’inferno!”(Calvino)) E’ sicuramente il termine più attinente per descrivere la follia che la mente umana possa mettere in pratica per risolvere questioni che presentate con nobili parole, sono in realtà riconducibile a quello che e più deprecabile delle miserie umane, l’egoismo e l’ingordigia che rappresentano l’avidità del possesso e l’ambizione del potere.
Va da sé come una maledizione ”la guerra“ ha il potere nefasto di inebriare i giovani, esalta i meno giovani e riuniscono folle di deliranti, insensibili alle cruenti e orribili distruzione a cui vanno incontro; sfilando come se dovessero partecipare a una festosa competizione festosa Ciechi e sordi, non si rendono conto di essere manipolati e strumentalizzati da chi vede occasione di arricchimento e chi aspirazioni di potere in un’ambizione sfrenata che li sospinge dritti al precipizio.
Viene presentata rapida e indolore, ma nella realtà dello scontro, i fatti appaiono rapidamente per quello che sono, morte, mutilazione, fame distruzione, ma non per quelli che l’hanno voluta e la continuano a fomentare al sicuro in luoghi protetti e sicuri.
Si aggiunge la condotta di quelli che la dirigono , sovente con sistema d’arma di distruzione indiscriminato, considerando la vita umana alla stregua di munizioni da utilizzare sul campo e in indici statistici, nei quali l’enorme cifre delle vittime, vengono, esse stesse, utilizzate per galvanizzare gli eserciti e ogni forma di umanità scompare.
Lo spettacolo che il magnifico gruppo di attori popolari, ha messo in scena con estrema maestria e bravura con passi di evidente ironia e toccante effetto di cruente realismo, esaltazione e atti di grande umanità ,hanno voluto rappresentare la cronologia delle infernali conseguenze della guerra, concludendo con una nota poetica di struggente dolore: “con i fiori hanno rappresentato: i giovani, i padri, i figli , tutti morti e sulle lunghe distese di sepolture e croci, far rinascere la loro memoria con la bellezza dei fiori nell’armonia dei suoi colori”.
La sala era colma, l’attenzione intensa, gli applausi insistenti in ovazione. Gli spettatori hanno capito e sono rimasti particolarmente coinvolti emotivamente, speriamo che l’orrore della guerra venga capito da tutti e ripudiata in generale come strumento infernale e venga bandito come metodo barbaro di risoluzione di controversie dalle classe dirigente, perennemente accecate e sordi ad ogni logica di buon senso.
Un particolare apprezzamento va riconosciuto, l’amministrazione comunale di Cassano, del sindaco , Alessandro Bussetti e l’ANSPI.
Erano inoltre presenti i sindaci di Costa Vescovato, Ottavio Rube; Pozzolo Formigaro, Domenico Miloscio; Sardigliano, Renato Galardini; che non hanno fatto mancare i loro apprezzamenti.

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Francesco Giannattasio

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