Barbagelata: una cabinovia per andare in castello

In questi mesi in tanti chi con competenza, chi con passione, chi con improvvisazione hanno parlato delle soluzioni che il piano di riqualificazione del parco Castello richiederebbe. Io ho ascoltato con piacere perchè l’argomento è molto importante, in quanto è un area verde molto significativa della città, un luogo storico e naturale adatto a passeggiate, attività sportive, di meditazione e lettura, per grandi, bambini e amici a quattro zampe ed un motivo di attrazione per i cittadini, per una gita fuori porta o per essere inserita in un tour turistico.

Molti dei suggerimenti hanno avuto criterio così come il progetto che ha vinto il bando che è in assoluta armonia con il parco, pur trasformandolo in un luogo maggiormente attrezzato e fruibile.

Certo già nei primi incontri si sono evidenziate mancanze che, con poche variazione, lo renderebbero da subito già più sicuro ad esempio utilizzandoi cancelli con apertura programmata e con tessere personalizzate che registrino l’accesso, più attenzione ai pets con uno sgambatoio per gli animali nel quale io aggiungerei, utilizzando i tronchi degli alberi secchi o malati abbattuti, degli ostacoli che rendano anche per il cane più divertente lo spazio.

Bella l’idea di recuperare il Museo delle Energie Ecologiche nella struttura dei vasconi dell’acquedotto proposta da Acos ma accantonata negli anni scorsi, bella l’idea proposta dal dott. Fusco sul museo verticale lungo la torre, come già fatto in strutture simili, magari con una logica multimediale che crei anche atmosfere speciali, a questo io aggiungerei QR code sulle piante avendo una tale varietà nell’orto botanico, così da divenire motivo di visita sia da parte dei turisti in genere e maggiormente da parte delle comitive studentesche, concedendo alcuni spazi per i laboratori ad esempio per il corso di Agraria tenuto dall’Istituto Ciampini Boccardo.

Le piante abbattute potrebbero anche contribuire a concedere i tronchi per scultori e pittori del legno che, attraverso un concorso artistico, potrebbero rendere ancora più attraente una passeggiata nel bosco.

La mia visione di Parco Castello va integrato in un progetto turistico, che coinvelgerebbe tanti altri elementi della città. Già oggi, con piccoli interventi, sarebbe un preciso pacchetto turistico se unito ai sotterranei, a palazzo Durazzo e palazzo Dellepiane ad esempio, ma in una proposta più ampia muoverebbe il turista nel centro storico e non solo.

Questo però richiederebbe un’opportuna segnaletica e cartellonistica per indicare e promuovere il parco che, ad oggi, non esiste. Inoltre un infopoint che funzioni in questa direzione, anzi anche uno fornito di merchandising e di area laboratori, potrebbero essere collocato nell’ex casa del custode nel parco.

Il miglioramento delle vie di accesso e dell’inclinazione di salita al Parco, come sappiamo tutti, non ha convinto pienamente la città e soprattutto sembra non garantire l’accesso ad anziani, diversamente abili e chi ha difficoltà temporanee o definitive a tal proposito.

In effetti il catafalco di ascensore proposto sia per costo, che per posizione, che per impatto non convinceva nemmeno noi, così come la cremagliera che creava costi di gestione e impatto al panorama complicato, inoltre le soluzioni del progetto sarebbero solo parziali anche se integrate, come il Comune suggerisce, ad oggi con una navetta programmata.

Nella mia visione turistica ho fatto ricerca in tutti questi mesi anche nell’ipotesi che possa divenire anche un elemento di “divertimento” così mi sono confrontato con un tecnico ingegnere dei parchi giochi trovando, già alla prima visita, una soluzione che ritengo semplice, molto più economica delle precedenti e suggestiva.

Si tratta di una cabinovia che porterebbe all’area più a nord del parco, ma già in cima, la gente prelevandola dal cortile dell’oratorio di Sant’Andrea, una cabina adatta ad una carozzella ma anche di particolare suggestione per un nucleo di turisti. Lì accanto all’entrata del cortile si dovrebbero trasformare alcuni di quei parcheggi riservandoli ai diversamente abili così che in maniera assolutamente autonoma possano decidere di fare un giro al Parco.

il tracciato della cabinovia

Inoltre richiedendo un piccolo contributo ai turisti che ne fanno uso, tipo un economico gettone di un euro, si potrà raccogliere un piccolo fondo a favore della manutenzione e della ristrutturazione della chiesa che concede il benestare ad usufruire dell’area, attualmente in disuso. Inoltre, chiuso il cancello del cortile di notte, si eviterebbe il rischio di atti vandalici dei quali le altre ipotesi avevano timore.

Il costo di realizzazione sarebbe meno della metà della cremagliere e di un quarto dell’ascensore ipotizzati.

il progetto

L’area coperta per spettacoli, l’area giochi per bambini, l’area sportiva magari integrata di un sistema che, per chi corre sull’anello naturale esistente, permetta di rilevare velocità, percorso eseguito e dati anche sullo stato di salute attraverso una semplice app sono funzioni che renderanno ancora più frequentato il parco.

Così l’inserimento di fontanelle e servizi igienici, ma una volta terminato sarà necessario informare di regole ed eventuali sanzioni che in ogni parco evoluto presente in Europa sono presenti perchè sta alla base di ogni uso civile dei beni comuni.

So di per certo che il Comune sta facendo le valutazioni opportune e calibrando i soldi a disposizione, so che hanno preso in considerazione in modo particolare i nostri suggerimenti in quanto con la Pro Loco presidiamo il luogo da anni ed ascoltiamo i frequentatori ma comprendo che sia un occasione unica per la città che va oltre il Parco Castello in sé, che può dare sollievo al centro storico e stimolo al commercio cittadino.

Lo scorso mese ci hanno visitato turisti dall’Inghilterra, la scorsa settimana austriaci e francesi, stamattina una signora americana ma a noi basterebbe che questo progetto aiuti Novi a tornare centro zona della gita fuori porta.

Marco Barbagelata

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Marco Barbagelata

8 commenti su “Barbagelata: una cabinovia per andare in castello

  1. Una curiosità, che forse per limite personale non riesco a risolvere dalla lettura dell’articolo. Chi scrive? La redazione, che lo firma, oppure il signor Barbagelata? E nel secondo caso, scrive il politico già candidato sindaco per il partito di Renzi o il gestore pro tempore del bar del Castello?
    Quanto costerebbe, oltre i 3 milioni di euro per riarredare e ristrutturare il Parco e i locali annessi, già decisi, la cabinovia? E quanto la successiva manutenzione? È stata fatta una analisi costi benefici di tutti questi grossi investimenti? Quanti turisti si prevedono giornalmente? Quali i ritorni economici per i cittadini novesi? In ogni modo, attendiamo un chiarimento dal sindaco e dall’assessore al turismo e al commercio, unici a poter e dover decidere, prima di arrivare a farci una opinione basato su fatti concreti.

    1. Caro Marco B voglio essere conciso per non portare via tempo ulteriore a chi si è apprestato a seguire questi argomenti: 1) costi rientrano nel budget, 2 ) sono inferiori come avrà letto a qualsiasi altra ipotesi ed è fruibile per più usi. 3) manutenzione bassissima. 4) nelle proposte ho parlato di tanti altre riflessioni ma probabilmente si è fermato al titolo. 5) ho fatto marketing per 35 anni tra questi anche quello turistico, tra i miei assistiti il Parco Nazionale delle Cinque Terre e l’università diehli studi di Padova per un progetto primo in Italia e qui mi fermo, ma soprattutto sono insieme ad un gruppo di volontari chi si è preso a cuore il Parco Castello polmone della città, dove i miei figli ed i loro amici oltre a tutti quelli che amano la città possono uscire da quelle povere condizioni mentali che riducono l’uomo così povero di idee ed entusiasmo da sprecarsi in sterili polemiche. Se poi come mi sono dichiarato io lo farà lei … Buona lettura

      1. mi perdoni, ma continuo a non capire.
        In quale “budget” rientrano i costi, non quantificati, di cui lei scrive? chi ha fatto l’analisi dei costi e dei benefici? chi stabilisce il costo e i modi della manutenzione (classificata da lei come “bassissima”, parola un po’ generica che non fornisce cifre e tempistiche), che per il trasporto su cavo come dimostrano le tante disgrazie accadute nel tempo anche nella nostra regione è fondamentale? Chi li pagherà? Il Comune di Novi in che modo è coinvolto nel suo progetto?
        Quali sono i numeri e le presenze turistiche che dall’alto della sua lunga esperienza professionale nel marketing turistico sono evidentemente certi? quei numeri tanto ingenti di arrivi internazionali e nazionali saranno sufficienti a far rientrare il costo dell’investimento iniziale? in quanti anni prevede l’ammortamento? Non ho dubbi che nel suo accurato progetto avrà anche fatto una stima abbastanza precisa del ritorno economico per la città. Le associazioni commercianti la condividono?
        Mi spiace che Lei pensi che queste legittime e semplici domande possano rientrare alla voce “sterili polemiche”. In realtà ci vorrebbe un po’ di comprensione per i dubbi di cittadini che non hanno avuto i suoi eclatanti meriti nel marketing turistico. Dall’alto della sua posizione di esperto, basterebbe dare semplici risposte nel merito per dissiparli, probabilmente.
        Resto in fiduciosa attesa, ma nel frattempo mi sono sorti altri dubbi: quante piante dovranno essere abbattute per fare spazio ai piloni della cabinovia e al doppio cavo di salita e discesa? Avete valutato l’impatto visivo sull’area tutelata del Castello? e visti i forti flussi turistici, dove sarà collocato il parcheggio di servizio all’opera, e quanto posti auto prevede? il suo costo è compreso in quelli da voi già stimati, che spero ci fornirete per farci comprendere bene il tutto?
        Le chiedo venia per il mio inguaribile pragmatismo. Del resto, forse è dovuto alle mie “povere condizioni mentali”. Ma lei ce l’ha con chi ha povere condizioni mentali? non è bello, sa?

        1. Non è in un comunicato stampa che si può rispondere se lei, che non ho ancora il piacere di conoscerne il nome, vuole ci si trova e le do delucidazioni su tutto.
          Spero che abbia letto le varie ipotesi già spese per il progetto, spero che conosca il progetto definitivo, lo può scaricare comunque, e specifico che io non rappresento il Comune, sono un cittadino che si è dedicato al Parco per volontariato, che vedendo che non si trovavano altre formule soddisfacenti ha proposto quella che è più semplice economica e pratica individuata con un ingegnere impegnato nel settore delle strutture del divertimento dei parchi giochi per cui ben conscio della sicurezza e delle certificazioni.
          Malgrado tutto ho il sapere assoluto e forse sono ancora più pazzo di quello che si dichiara lei a spendere ulteriore tempo.
          È chiaro che tutto questo qualora dovessero prendere in esame la proposta si potrà fare sulla base del risparmio sul budget che il restante progetto concederà.
          Terminato questo come detto dott…. Sono a disposizione.
          Un ultima domanda del resto delle mie proposte tutto bene ?

          1. abbia pazienza, ma le vicende dei “parchi giochi” e delle fantastiche e mirabolanti fantasie sulle maree di turisti attirati dalla torre del castello le abbiamo già vissute e pagate in passato anche recente. Spero che stavolta le decisioni vengano prese dopo aver valutato costi e benefici, e non a priori sulle certezze non documentate di singoli cittadini.
            Ne riparleremo quando potremo confrontarci su FATTI e numeri certi e concreti, cosa che evidentemente ora ne lei ne tantomeno il Comune, che avrebbe più titolo di noi, state evidenziando.

  2. Il Parco Castello è di tutti. Novesi e non. C’è stata una assemblea pubblica per discutere dei lavori e quella avrebbe dovuta essere la sede deputata ad assumere tutti gli elementi di valutazione.
    C’è una lettera aperta dei firmatari della famosa petizione in cui si chiedeva al Sindaco di assumere decisioni sulla base degli interventi nell’assemblea stessa, evitando di prendere in considerazione le istanze di coloro che sono soliti bussare in camera caritatis a perorare la propria causa, infischiandosene degli interessi della collettività. C’è chi vuole un ascensore costosissimo tutto per sé e non vuole accettare soluzioni alternative e chi avanza ogni giorno proposte quanto meno stravaganti, incurante del fatto che il Parco non è suo, ma della collettività e che i soldi che saranno spesi graveranno sui cittadini novesi. Candidato sindaco senza successo, presidente della pro loco, protagonista dell’attuale maggioranza del governo cittadino; diamine, un po’ di sobrietà!
    Speriamo solo che il Sindaco non presti ascolto a certi personaggi e faccia, una volta tanto, gli interessi della città.

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    Vendo articoli sport invernali
    metà prezzo (per tutti gli altri)
    Ora qualcuno dirà: “che cosa c’entra?”
    Niente. E’ una sciocchezza come un’altra, come la cabinovia.

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