A Tortona la Tari costa meno  che a Novi.  Grazie, Sindaco Cabella. 

A Tortona una famiglia tipo, composta di tre persone e residente in un appartamento di 75 mq, spende 282 euro all’anno per il servizio di raccolta rifiuti. A Novi, la stessa famiglia nel spende 324. Cerchiamo di  capire perchè. 

Facciamo prima un pò di storia. Circa 10 anni fa ci si accorge che il sistema di raccolta rifiuti usato nel basso Piemonte non permette di raggiungere buone percentuali di raccolta differenziata. Il sistema dei contenitori stradali (cassonetti) per vetro, carta, plastica e indifferenziato non dà i risultati sperati a causa principalmente dei cittadini indisciplinati, che buttano i loro rifiuti a caso rendendo vana la raccolta. La bassa percentuale di raccolta differenziata mette gli amministratori locali davanti a due grossi problemi. Il primo, che le discariche di Novi e Tortona esauriranno la loro capacità di raccogliere rifiuti rapidamente, e che quando saranno piene si dovrà pensare a dove portare i rifiuti, con un conseguente aumento dei costi. Il secondo, è che la Regione Piemonte ha posto dei limiti alla percentuale di raccolta differenziata: se non si raggiungerà un certo valore (60%) scatteranno le sanzioni
L’assemblea dei 116 sindaci del Csr nel 2015 decide di passare al cosiddetto “metodo Contarina”, detto anche “porta a porta spinto”. 
Il sistema prevede l’eliminazione dei contenitori stradali e  l’avvio di un servizio di raccolta rifiuti domiciliare, associato ad una tariffa puntuale che prevede l’applicazione di una tariffa legata al servizio, che grazie alla misurazione di tutti gli svuotamenti effettuati punisca chi non differenzia correttamente.

Il servizio viene affidato a tre soggetti gestori: Econet per l’ovadese, Cinque Valli per le valli e Gestione Ambiente per la zona di Novi e Tortona. Già a questo punto nascono le prime polemiche: per alcuni sindaci, primo tra tutti il sindaco di Novi Muliere e l’allora presidente di Acos D’Ascenzi, dividere su tre aziende la raccolta rifiuti sul territorio porterà un aumento dei costi e inefficienze. Ma la maggioranza andrà in diversa direzione. Oggi, si torna a parlare di unificazione delle tre aziende, anche alla luce del disastroso lavoro di 5 Valli, che si è “beccata” la parte di territorio più difficile, con piccolo comuni montani, e non è ancora neppure riuscita ad avviare il nuovo sistema di raccolta. 

Il nuovo servizio viene avviato prima nei piccoli comuni, come ad esempio Pasturana, e  da subito fornisce ottimi risultati sulla percentuale di raccolta differenziata, superando l’80%.  I comuni più grandi, Novi e Tortona, attendono la sperimentazione sui comuni più piccoli. 

Arriviamo al 2019, anno in cui il sistema deve essere avviato a Novi e Tortona. Nei due centri la Lega in campagna elettorale promette: se vinciamo noi, non partirà il nuovo sistema di raccolta. A Novi vince il leghista Cabella, a Tortona il leghista Chiodi. Il problema è che la promessa non può essere mantenuta, come già si sapeva prima del voto, perchè la decisione è di bacino. 

I due Sindaci prendono tempo, fino a che il tortonese Chiodi rompe gli indugi e avvìa sia la raccolta porta a porta, che la tariffa puntuale. Novi non può che adeguarsi, ma a metà: viene avviato il porta a porta, ma si resta con la vecchia tariffa, aumentata anche a causa di una errata interpretazione dei parametri che determinano le tariffe: è il momento del famoso “rumenta-Gate”.

Novi resta ferma a metà: il sistema di raccolta è nuovo, ma la tariffazione è vecchia. Si resta con la vecchia Tari, con le bollette basate sui metri quadrati dell’appartamento e non sul numero di componenti della famiglia. Intanto, a Novi, il dirigente dei servizi finanziari Roberto Moro entra in collisione con l’amministrazione politica, e in particolare con l’assessore al bilancio Maurizio Delfino e con il capogruppo della Lega e nipote del sindaco Giacomo Perocchio. Moro viene rimosso, e al suo posto viene messa Lorenza Monocchio, in “prestito” dal comune di Valenza. 
Lo scontro di Moro con l’allora amministrazione comunale è sulla gestione della vicenda Cit. Basti vedere come è finita,  per capire chi avesse ragione. 

In sintesi, a Novi abbiamo avviato un sistema che per funzionare ha bisogno della tariffa puntuale, ma senza tariffa puntuale. Non solo: a Tortona il sindaco Chiodi organizza innumerevoli incontri con i cittadini, mentre a Novi se ne organizza solo uno, in piscina. È il 2020, per Novi gli incontri con i cittadini non si possono fare causa  pandemia. A Tortona invece si fanno, ma la pandemia ovviamente c’è anche li. 

Quindi i novesi si trovano con un nuovo sistema di raccolta che non è stato ben spiegato, e con la vecchia Tari. Nel 2022, dopo tre anni di liti interne, al giunta Cabella cade e in comune arriva il commissario straordinario Paolo Ponta. Sotto commissariamento, nella primavera scorsa, i servizi finanziari comunali decidono di non passare ancora alla tariffa puntuale, ma di restare in Tari modificandone però i fattori. Se prima si pagava esclusivamente in base ai metri quadrati, e con la nuova tariffa si pagherà esclusivamente sui componenti, oggi a Novi si paga con un sistema misto, in cui la tariffa è determinata sia dai componenti, che dai metri quadrati dell’appartamento. Il conteggio del numero di conferimenti dell’indifferenziato non viene avviato. Differenziare più o meno non comporta variazioni in bolletta.

Il risultato finale è ben riassunto dalla tabella sottostante: a Novi si paga più che a Ovada (dove a gestire la raccolta c’è Econet), che a Tortona, dove c’è Gestione Ambiente come a Novi. 

Raffronto dei costi del servizio di raccolta rifiuti. Novi, Tortona e Ovada sono gestite da Gestione Ambiente, Ovada da Econet. Solo a Novi si tiene ancora conto dei metri quadrati dell’appartamento.

È legittimo presumere che, visto che Novi e Tortona sono più o meno grandi uguali, hanno lo stesso sistema di raccolta, hanno lo stesso gestore, hanno entrambe una discarica, se avessero avuto la stessa impostazione tariffaria avrebbero pagato più o meno la stessa cifra? 

Le tariffe non vengono decise dai comuni, come pare a loro, ma sono soggette al controllo di Arera, autorità di regolazione e di controllo dei servizi di pubblica utilità come i rifiuti, tenendo fermo un principio di legge: le tariffe devono essere determinate in modo da garantire la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani, ne più ne meno. Con costi del sistema intendiamo non solo il costo della raccolta, ma anche dello smaltimento in discarica, che diminuisce – ovviamente – all’aumento della percentuale di differenziata. Al contrario di quanto afferma qualche ex assessore comunale, che scrive su Facebook: “un’amministrazione può decidere “politicamente” di intervenire sulle tariffe contribuendo sulle spese”. No, non può, per legge.

Il già  citato “rumenta-gate” ne è la prova: le tariffe scelte da Cabella erano più alte di quanto emergeva dalle direttive di Arera, e infatti l’anno successivo scesero. 

In conclusione, sebbene la Lega dirami comunicati in cui sostiene “arriva il Pd, aumentano le tasse”, l’attuale maggioranza che sostiene Muliere in questa vicenda non c’entra nulla, quantomeno per motivi temporali. Ora, però, sta a loro provvedere a fare quanto non fatto prima: innanzitutto, spiegare ai cittadini il nuovo sistema, visto che praticamente non è stato ancora fatto, e poi rapidamente passare alla tariffa puntuale. 

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Moscone

5 commenti su “A Tortona la Tari costa meno  che a Novi.  Grazie, Sindaco Cabella. 

  1. Servivano effettivamente queste spiegazioni per avere un’idea un po’ più chiara sull’argomento. L’unica cosa che vorrei ancora sapere è quando partirà il nuovo sistema visto che è da più anni che facciamo la “differenziata”

  2. La solita ricetta in questo articolo.
    Alcune inesattezze, alcune sciocchezze.
    Su tutto, un pizzico di scarica barile.
    Quando vengono approvate le tariffe Tari la giunta Muliere che fa?
    E, soprattutto, che fa l’assessore al Bilancio?
    Non si fa una valutazione dell’incidenza dei costi sull’utenza?
    (mq 70 + 3 componenti della famiglia
    mq 70 + 4 componenti
    mq 70+ 5 componenti e cosi via)
    E poi:
    Qual’era il costo complessivo del servizio nel 2022?
    Qual’è il costo complessivo del servizio 2023?
    A quanto ammontava il gettito previsto nel 2022?
    Quanto è stato incassato effettivamente nel 2022?
    A quanto ammonta il gettito non riscosso?
    L’informazione, caro Moscone, deve essere questa. Il resto è fuffa, soprattutto quando si cerca di addossare la colpa a ‘quelli che c’erano prima’.
    Come dicono a Novi: ” Va là che siete freschi!”

    1. Non preoccuparti, che a fuffa non vi batte nessuno.
      La sintesi possibile è solo una: questa situazione è una delle tante pessime eredità lasciate dalla giunta cabella, che nel campo dei rifiuti come in tanti altri ha dormito di lungo.
      Poi qui non facciamo informazione, confrontiamo opinioni. Ma temo che di queste qualcuno è a corto…

      1. Con quel ‘non “vi” batte nessuno’ rilevo che mi avete automaticamente classificato tra i sostenitori del centro destra. Per così poco? Pessima deduzione.
        Credo di avere molte ragioni per sostenere ciò che ho detto poco fa. E di parlare con assoluta cognizione di causa.
        Credo anche di avere colto nel segno, vista la reazione un po’ piccata del Moscone. Può darsi che qui si confrontino le opinioni; certo che quando sono diverse dalle vostre, allora non resta che dire che ne siamo a corto.
        Ho fatto delle domande precise. Non ci saranno risposte?
        Dovrò pubblicare io i dati sul gettito e tutto il resto?.
        I cittadini CONTRIBUENTI debbono sapere.
        Prima si fa informazione. Dopo si confrontano le opinioni.

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