Crisi ex Ilva, mozione unitaria del consiglio comunale

Per una volta il consiglio comunale di Novi ha trovato unità di intenti, nell’approvazione dell’ordine del giorno sulla crisi dell’ex Ilva, al termine del consiglio comunale aperto che il sindaco Rocchino Muliere ha voluto dedicare al tema.

Intervenuti numerosi rappresentati sindacali ed esponenti politici, esclusi quelli del centro destra. Dopo l’intervento del Sindaco, davanti ad una sala gremita di persone tra cui numerosi dipendenti dell’ex Ilva, sono intervenuti numerosi politici e sindacalisti, oltre che semplici cittadini.
Tra di essi, segnaliamo gli interventi di Maurizio Cantello, segretario provinciale Fiom Cgil; Senatrice Elisa Pirro del Movimento 5 Stelle; Franco Armosino, segretario generale Camera del Lavoro di Alessandria; Claudio Bonzani della Uil; Senatore Antonio Misiani, del Pd; Enrico Bussalino (lega) presidente della Provincia di Alessandria; Brando Benifei, europarlamentare del Partito Democratico; onorevole Chiara Gribaudo, Pd; Marco Ciani della Cisl; Don Costantino Marostegan, cappellano dell’ilva; Salvatore Pafundi della Cisl; Domenico Ravetti, consigliere regionale del Pd; Sean Sacco, consigliere regionale del Movimento 5 stelle; Federico Porrata e Moreno Vacchina, Rsu Ilva; Alberto Pastorello della Uilm; Costanzo Cuccuru di Azione; Bruno Motta e Bruno Calissani, pensionati Ilva.

Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’importanza della siderurgia nel nostro paese, fondamentale per mantenere l’asset industriale attuale, e l’importanza per il territorio novese dello stabilimento, che da lavoro direttamente o attraverso il suo indotto a centinaia di novesi.
Accuse anche verso Acelor Mittal, che non ha rispettato i patti e fatto gli investimenti concordati.
Numerose accuse anche verso l’attuale governo, definito incapace di affrontare la situazione. Alcuni intervenuti hanno sottolineato l’assenza alla riunione di ieri sera di esponenti dei partiti attualmente al governo. Presente anche il consigliere regionale Leghista Daniele Poggio, che però non è voluto intervenire.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato all’unanimità:

 Oggetto: ORDINE DEL GIORNO SULLA CRISI DELLO STABILIMENTO ACCIAIERIE D’ITALIA (EX ILVA) DI NOVI LIGURE 
IL CONSIGLIO COMUNALE 
CONSIDERATO 

• il particolare rilievo rivestito dalla società “ACCIAIERIE D’ITALIA S.p.A.” (EX ILVA) nel tessuto produttivo novese per la consistente partecipazione allo sviluppo economico della città e l’inteso rapporto con la comunità cittadina; 
• il rilevante impatto sull’occupazione del nostro territorio rappresentato dallo stabilimento novese e dal relativo indotto; 
• il ruolo centrale della società ” ACCIAIERIE D’ITALIA S.p.A.” nella produzione dell’acciaio a livello nazionale e internazionale quale punto di riferimento della siderurgia in Europa; 

PRESO ATTO 

• della crisi di tutto il Gruppo e in particolare della progressiva riduzione dei livelli produttivi dello stabilimento di Novi Ligure e conseguente aumento della cassa integrazione per i lavoratori; 

ESPRIME 

• preoccupazione per l’attuale situazione del Gruppo EX ILVA e soprattutto per il futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento di Novi Ligure; 
• piena e costante solidarietà alle famiglie dei lavoratori dello stabilimento novese e delle società del relativo indotto per il legittimo timore legato al futuro di tutto il Gruppo; 

AUSPICA CHE

• il Governo metta in atto tutte le azioni necessarie affinché l’Italia possa continuare ad essere un Paese produttore d’acciaio in particolare con il rilancio di tutto il Gruppo EX ILVA in modo da agevolare il mantenimento dell’attuale ruolo di “ACCIAIERIE D’ITALIA S.p.A.” nel campo della siderurgia in Europa e nel Mondo; 
• venga garantita la continuità occupazionale e reddituale dei lavoratori e si mantengano i livelli di produttività dell’intero Gruppo, nella consapevolezza che dalla sorte dello stabilimento novese dipendono sia le prospettive occupazionali ed economiche di un bacino territoriale ben più vasto di quello del solo territorio comunale, sia le prospettive di crescita industriale della siderurgia come settore strategico dell’economia nazionale; 
• si riconosca che accanto alle difficoltà delle maestranze direttamente interessate, corrisponde il disagio dei lavoratori autonomi e dei dipendenti delle aziende che rappresentano l’indotto attorno all’ILVA di Novi Ligure, ai quali devono essere garantiti piani di rientro dei crediti vantati; 

IMPEGNA  IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE 

• ad adoperarsi presso tutti gli organismi istituzionali e a confrontarsi con la proprietà per scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura dello stabilimento EX ILVA di Novi Ligure, garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela dell’ambiente e della salute; 
• a vigilare affinché non vengano meno investimenti e manutenzioni che consentano di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e la continuità produttiva degli impianti; 
• a coinvolgere la comunità cittadina nella difesa dello stabilimento EX ILVA e degli attuali posti di lavoro, promuovendo la ricerca di soluzioni in grado di garantire un solido sviluppo all’azienda nel nostro territorio 

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