Impiego pubblico? no, grazie.

Mi è capitato, nei mesi scorsi, di accennare al numero molto ridotto di candidati che si sono presentati nell’anno appena trascorso ai concorsi indetti dal comune di Novi (per entrare nella polizia municipale, ma anche come istruttori amministrativi o tecnici). 

Se ne è parlato a margine di una commissione consigliare ed anche in consiglio comunale, benché non si trattasse di un tema all’ordine del giorno. Se n’è parlato anche con i rappresentanti sindacali del comune e con le loro organizzazioni provinciali. E’ un tema che si presta a considerazioni da bar o da assemblea di condominio, sul quale tutti hanno un’opinione più o meno documentata.

E così ho sentito parlare dei livelli di stipendio non particolarmente elevati, della scarsa convinzione che nei concorsi vinca davvero il migliore, dei giovani che non si presentano preparati ma semplicemente tentano la fortuna, di alcuni requisiti ormai superati ma molto selettivi.

Si è arrivati a farne anche uno spunto di polemicucce partitiche o di schieramento, arrivando a insinuare che si tratta di un fenomeno tutto locale e che dal comune di Novi tutti vogliano scappare, come sarebbe accaduto con quella dirigente così brava (peraltro semplicemente uscita alla naturale scadenza del suo incarico a termine e a tempo parziale) e via discorrendo.

Argomentazioni un po’ general-generiche che francamente mi sembrano lasciare il tempo che trovano, non supportate da numeri e da approfondimenti.

Alla ricerca di analisi più strutturate e soprattutto più utili per innescare un cambiamento, mi sono imbattuto con piacere in uno studio del PNRR Lab di Sda Bocconi, che ha recentemente analizzato i documenti di programmazione delle assunzioni del prossimo triennio di tutte le regioni, dei grandi comuni e di un campione di comuni medi e piccoli, dai quali emerge un forte disallineamento tra le nuove professionalità necessarie e i profili professionali che le amministrazioni effettivamente assumeranno. La metà delle assunzioni pianificate riguardano profili amministrativi e tecnici tradizionali, senza un sostanziale cambiamento dello skill-mix degli enti. In altre parole, le amministrazioni starebbero approfittando dell’inedita finestra di possibilità di assunzione per andare soltanto a coprire i buchi generati dal turnover, “riproducendo in sostanza se stesse”. 

Sempre secondo questa ricerca, le difficoltà che evidenziavo per il comune di Novi sono tutt’altro che un fenomeno locale: Il numero di candidati inferiore alle aspettative è segnalato dal 35% degli enti; l’eccessivo numero di candidati che non si presentano alle prove è lamentato dal 54% degli enti; il 49% dei candidati non sono inseriti in graduatoria per il loro livello assolutamente insufficiente; il 28% dei candidati non accettano l’offerta di lavoro. 

Quindi bando alle polemiche e al lavoro, per quanto possibile, per cambiare la situazione. Le aree di intervento possono essere molteplici: utilizzare strategie di reclutamento attive per promuovere l’ente come possibile datore di lavoro (lo fa solo il 3% dei comuni intervistati); migliorare la relazione con università e mondo della scuola anche con questa finalità; valutare l’utilità del ricorso all’apprendistato che è stato oggetto di una recentissima regolamentazione per quanto riguarda la pubblica amministrazione; ripensare l’organizzazione dell’ente guardando al futuro e non alla semplice copertura dei vuoti lasciati dai pensionamenti; incrementare stage e alternanza; utilizzare modalità diverse di comunicazione per migliorare l’appeal del lavoro nella pubblica amministrazione…

Proprio mentre scrivevo queste note, un servizio su TG Regionale ha evidenziato analoghe difficoltà in una serie di piccoli comuni piemontesi, anche per professionalità critiche quali quelle dei segretari comunali.

Mal comune mezzo gaudio. O anche no.

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Gianfilippo Casanova

3 commenti su “Impiego pubblico? no, grazie.

  1. Vogliamo parlare di numeri? Benissimo: negli anni 2015/2020 su 24 agenti di polizia municipale a Novi, se ne sono andati 8 su circa 10 che avevano fatto domanda per cambiare amministrazione. Alcuni avevano alle spalle decenni di esperienza come agenti, anni passati tutti sulla strada a fare la parte più difficile del lavoro di vigile Non sarebbe stato il caso di farsi qualche domanda sulla gestione del corpo di polizia municipale?

  2. Posso aggiungere una variabile , trascurata , ma importante per i giovani ? L’ esempio.
    Cercano testimonial …

  3. I giovani non vogliono impegnarsi nella carriera pubblica perchè sono vessati da una classe dirigenziale e politica vecchia come il cucco.
    Senza contare la carenza cronica in certi uffici che hanno 3 dipendenti ma devono lavorare per 6 e certi uffici invece che sono in esubero. Dalla rubrica del comune di Novi Ligure risultano 29 dipendenti tra urbanistica e lavori pubblici eppure non mi sembra che stiano costruendo grattacieli come a Dubai.

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