Palazzo dell’edilizia o cittadella dell’edilizia: bene, benissimo

Leggo sui giornali che forse, nel cantiere alle porte di Alessandria, potrebbero riprendere i lavori arrivando ad una conclusione nei prossimi mesi, quindi, al di là delle denominazione, l’importante è concludere l’opera. Se così fosse ne sarei particolarmente felice!

Chi mi conosce Sto arrivando! che un po’ di quella vicenda sono stato artefice e quindi colpevole. Ma, quando pensammo a quel progetto, l’idea che ci accomunava era “dare alla città e al territorio alessandrino un luogo simbolo dal punto di vista architettonico e di sostenibilità ma anche e soprattutto riunire in un sol edificio gli Enti Bilaterale dell’edilizia”.

Eh, l’economia girava! Le aziende lavoravano e i lavoratori in Cassa Edile aumentavano anno dopo anno, quindi il sogno ci poteva stare!.

Gli Enti Bilaterali sono gli strumenti operativi che le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e degli imprenditori si sono dati per attuare assieme azioni che garantiscono regolarità e trasparenza delle imprese, formazione e sicurezza in uno dei settori più a rischio del Paese.

Anche la nuova denominazione “cittadella dell’edilizia” mi affascina e convince, che fa il paio con l’altra cittadella; se poi accanto nasce un bel parco verde e ben curato a goderne sarà tutta la comunità .

Lascio agli attori del momento tempi e modi di portare a compimento questo sogno,ma ho ritenuto opportuno, leggendo queste novità di esprimere il mio plauso e ringraziamento a loro.

Fosse solo perché l’edilizia era e rimane uno dei settori trainati dell’economia del nostro Paese ed avere un luogo dove la popolazione a vista vede quanto si “produce” in termini di professionalità, sicurezza e regolarità è importante.

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Silio Simeone

Un commento su “Palazzo dell’edilizia o cittadella dell’edilizia: bene, benissimo

  1. Cemento armato, la grande città.
    Sento la vita che se ne va.
    Intorno a casa non si respira
    È sempre buio, ci si dispera…

    Direi che sull edilizia e il consumo di suolo hanno detto tutto Le Orme negli anni 70, e Celentano prima di loro.A giudicare dai cartelli vendesi e affittasi che tappezzano le nostre strade lo sta dicendo anche il dio-mercato. La Stonehenge del platano sarà un bel memoriale al mito dell’espansione illimitata.

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