Tortona, ospedale: bello averlo sotto casa, ma se non funziona meglio chiuderlo. 

Il fatto: persona anziana “non connette più di tanto“, i familiari lo portano al Pronto Soccorso di Tortona dove viene visitato dopo qualche ora di attesa, d’altronde è Pasqua, tutto bene, dimesso.

Giorno dopo a casa la “non connessione” continua, quindi, dopo un’ulteriore notte travagliata, la mattina successiva si chiama l’ambulanza e, ancora, Pronto Soccorso di Tortona visita di approfondimento e trasferimento a Novi per visita specialistica, rientro a Tortona, notte in triage in attesa di ricovero.

Giorno successivo ancora trasferimento a Novi, nuova visita di approfondimento con specialista, niente ricovero in ospedale ma destinato a struttura protetta per approfondimenti.  Dove? a Tortona.

Questo il racconto, in sintesi, omettendo nomi e quant’altro per rispetto dei coinvolti, sia paziente che personale sanitario. Ma tutto ciò, quanto è costato? Senza contare il disagio causato al paziente e ai suoi familiari. 

Forse è il caso che cominciamo seriamente a pensare ad un Pronto Soccorso efficiente ed efficace cioè con tutto ciò che serve a realizzare una diagnosi completa, evitando questi trasferimenti che sono solo un costo per la comunità.

E poi, realizziamo un nuovo ospedale per la comunità alessandrina senza se e senza ma .

Mi rendo conto che, in campagna elettorale, i candidati a Sindaco oltre a dire che ”l’Ospedale non si tocca” non vadano oltre, ma la realtà quotidiana è quella sopra descritta!

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Silio Simeone

2 commenti su “Tortona, ospedale: bello averlo sotto casa, ma se non funziona meglio chiuderlo. 

  1. Purtroppo anche la sanità, come moltissimi settori della nazione, viene divorata dal mostro del profitto che non guarda in faccia a nessuno, mentre dovrebbe essere un servizio gratuito e libero, come le ferrovie, le poste ecc.Ovviamente le classi dei deboli, dei poveri e dei fragili pare non esistano più, essendo l’informazione rivolta a modelli estetici spesso idioti e dannosi. Uno splendido film ” I viaggiatori della sera” di Ugo Tognazzi racconta che le persone , per una legge dello stato, arrivate ai 50 anni vengono fatte sparire e ciò appare normale. Questo fa meditare a fondo.

    1. Ancora prima, nel 1950, in un bellissimo romanzo di Isaac Asimov (Parìa dei cieli) si racconta, tra le altre cose, l’eutanasia delle persone oltre i 60 anni in un ipotetico futuro. Ipotetico?

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