A quando un confronto tra i candidati?

E’ arrivato il momento tanto atteso.  Gli schieramenti  sono ben sei con aspirazioni a conquistare la carica di sindaco e guidare l’amministrazione e la politica per il prossimo mandato. Sembra che il tormento della raccolta delle sottoscrizioni lo abbiano risolto tutti, a giudicare dalle espressioni di soddisfazione che aleggia sulle facce dei protagonisti.

In questa tornata non è stato per niente facile, per l’assenza dei consiglieri uscenti che agivano da ufficiali certificatori e semplificano di molto le sottoscrizioni. Speriamo che qualche lista non sia ricorsa all’arte di arrangiarsi per raggiungere l’obiettivo minimo di 175 sottoscrizioni per poter presentare la propria lista di candidati.
Comunque sia sono tutti al nastro di partenza per spiegare all’elettorato la bontà delle loro proposte e convincerli a sostenere nella cabina elettorale, dove ognuno di noi è solo con le proprie convinzioni, simpatie e la matita. E’ un atto che non va preso alla leggera, deve essere molto ponderato per individuare quei soggetti che effettivamente, una volta eletti, sappiano per lo meno non complicarci la vita e sarebbe già un successo non da poco.
Le forze  sono frastagliate, gli stessi sei candidati al ruolo di sindaco ne sono la dimostrazione, non sono stati in grado di presentare dei programmi che ne accumulano e ne sintetizzano le idee verso un comune obiettivo.
La formazione che da una dimostrazione di organizzazione e di risorse è sicuramente l’enclave che fa cerchio attorno al partito Democratico con la miriade di liste a sostegno. Il fatto stesso che non hanno avuto nessuna difficoltà a raccogliere le firme per tutti, dimostrata un grande impegno e capacità organizzativa con una conoscenza capillare dei propri simpatizzanti. Per avere maggior visibilità hanno preso per il periodo elettorale un’ampia sede nel cuore della principale via cittadina, un ex negozio, pur possedendo una sede definitiva di tutto rispetto in Largo Valentina a solo pochi passi ma un po’ decentrata. La sede elettorale è attiva dalle prima ore del mattino fino all’imbrunire con la presenza continua del gotha del partito che affianca il sindaco e vicesindaco e la rotazione continua dei candidati, ostentando una visibilità costante. Nell’immaginario collettivo, vengono dati uno degli schieramenti vincenti al secondo turno che prevede il ballottaggio.

L’altro schieramento di maggior peso, è il centrodestra, che non sfigura di certo a ostentazione di visibilità degli acquartierati elettorali, entrambe sulla via centrale. Hanno l’handicap di presentarsi sfiduciati, con l’aggiunta dell’onta del commissariamento amministrativo. Oltretutto sono divisi e con programmi divergenti, in oggettive difficoltà, sia di credibilità verso gli elettori sia di collaudate esperienza politica amministrativa. Sperano entrambi di conquistare il diritto al ballottaggio, può essere ma non sarà per niente facile.

La novità di questa tornata, sono due formazioni outsider, ma sinceramente se riescono a fare un discreto risultato è grasso che cola, fermo restando che le sorprese sono sempre possibili e nessun risultato a priori è da escludere. Gli elettori per una tacita volontà possono far diventare possibile l’improbabile e premiarli, nonostante siano alla loro prima presentazione.
C’è infine lo schieramento dei Cinque Stelle, non hanno a livello locale una base. notoriamente consolidata, mostrano qualche carenza dal punto di vista organizzativo. Ciò nonostante, hanno messo in campo un eccezionale attivismo con una squadra di tutto rispetto e una candidata sindaco dalle notevoli capacità amministrative e non solo. In sostanza hanno tutte le caratteristiche per interessare e convincere gli elettori.
Ma la caratteristica più importante e l’evoluzione politica di cui sono portatori, rivalutando il campo progressista e portando all’attenzione degli elettori quella rappresentanza politica che è all’opposto del neoliberismo di dottrina centro destrorsa che tanti guasti ha prodotto, soprattutto nel sanità, solo per citarne una, e che ha fatto smarrire i riferimenti storici al centro sinistra.
Queste elezioni, elettori permettendo, possono creare le condizioni per una evoluzione politica e In quest’ottica mi permetto di suggerire un confronto tra tutti i candidati sindaci per consentirgli, di esprimere all’interno di un tempo contingentato, in una apposita serata, la loro proiezione politica amministrativa per il futuro della città, nel breve e nel medio periodo.
Qualora la richiesta fosse degna di attenzione e di interesse, lo scrivente si farebbe promotore di un’adeguata, quando specifica organizzazione.
Sarebbe sicuramente l’occasione per i candidati sindaci, per un confronto diretto, alla cosiddetta americana, in condizioni di parità su temi uguali per tutti. 

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Francesco Giannattasio

2 commenti su “A quando un confronto tra i candidati?

  1. Era ora che qualcuno proponesse un confronto sui programmi!
    Accolgo la proposta con grande entusiasmo: alla Città serve un momento di confronto schietto e franco che vada oltre le tifoserie, la battaglia dei manifesti e delle liste e le grida degli ultrà. Io ci sono.
    Maria Rosa Porta – Candidata Sindaco per Forza Italia – Fratelli d’Italia – Novi Città Sicura

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