Cambiamo la narrazione della nostra Città

Corro consapevolmente il rischio di attirarmi un sacco di critiche, ma sento la necessità di contestare la narrazione disfattista, rancorosa e nostalgica con la quale noi novesi continuiamo a parlare di Novi.

In particolare, in questa fase (ma in futuro magari toccherò altri aspetti) mi riferisco a chi dice che non si fa mai nulla, che non ci sono iniziative, che la vita culturale, artistica o anche solo ludica è asfittica, che non ci sono proposte per i bambini, per gli adulti, per gli anziani.
Mi riferisco a quelli che… “ non ci sono ragioni per uscire di casa la sera, non si sa come passare il tempo, guardate invece Tortona (o Ovada, o Gavi o… scrivete qui la prima città della zona che vi sembra più vivace e vitale)”.
A poche ore dal forse inatteso successo dell’incontro “Il libro sul comodino”, primo appuntamento di un ciclo a cui auguro lunga vita, iniziativa che mi ha improvvisamente aperto gli occhi, ho dato una scorsa a quanto è stato proposto in città nel corso dell’estate, promosso dell’Amministrazione comunale, ma non solo: associazioni, società sportive, il centro culturale Capurro, la società storica, le corali e i gruppi musicali, il Museo, Il cuore di Novi, i singoli bar, ristoranti e pub del centro che a proprie spese hanno organizzato piccoli concerti serali, le feste parrocchiali per i loro contenuti anche non solo strettamente religiosi (le processioni con i “Cristi”, l’invasione dei millecinquecento ragazzi di Mondoratori), le fiere con le loro bancherelle, le serate al parco castello, i mercoledì alla Soms.

Ma anche semplicemente il simpatico via vai al mercato del giovedì, in particolare i banchi di frutta e verdura in piazza Dellepiane, con la fontana che ha ripreso a fare da sottofondo.
Cosa o chi ho dimenticato? Sicuramente molti attori e molte iniziative. E tutte o quasi vissute e apprezzate da centinaia di novesi.
Per tutta l’estate una o più proposte tutte le sere.

Conclusione, del tutto personale e criticabile: dobbiamo scegliere tra il continuare a piangerci addosso rimpiangendo un passato in cui oltre che Novi eravamo diversi noi, non foss’altro che per l’età, oppure provare a cambiare la narrazione. E’ una tecnica che se applicata sistematicamente e da un buon numero di noi potrà cambiare le cose, in meglio.

Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Io non ho dubbi.

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Gianfilippo Casanova

12 commenti su “Cambiamo la narrazione della nostra Città

  1. Come sempre il comune tace e silenzia la SOMS, che a sue spese e senza alcuno spazio fosse anche solo informativo da parte dell Ente da tre anni riempie ogni mercoledì estivo di musica e spettacoli dal vivo, tra mille difficoltà.
    Assessore, il bicchiere in via Cavanna 12 è sempre pieno lo stesso. Ottima birra artigianale, a cura del St George Pub. Se non c’è mai stato ci vada, una volta o l’altra, sono aperti ogni sera, tranne il mercoledì.

  2. Errata corrige.
    Nel commento precedente sostituire la parola spazio con la parola aiuto

  3. Concordo con quanto scritto, ma mi dispiace che non si citi la Pro Loco di Novi che da anni con le sue sole forze se non qualche minuscolo contributo tiene vivo il Parco Castello ma in passato anche le vie dimenticate di Novi e corte Solferino.
    Considero ripeto una città vivace ma se posso lo spezzatino di attività andrebbero coordinate e così amplificate così che non passino inosservate.

    1. Caro Marco, prendila come una battuta, ma la ProLoco non sarà stata citata ma grazie alla sistemazione del parco castello qualche beneficio lo otterrà, la SOMS viceversa è stata elogiata ma di “piccioli”…..neanche l’ombra 🙂

      1. Davide 500 euro a fronte di un evento costato molto di più e di tanti altri per i quali non abbiamo ricevuto un centesimo, così come per continui piccoli lavori per il parco ed il frequente presidio …. detto questo tanto di cappello alla Soms … alla quale spero che in futuro arrivino fondi così come a tutte le associazioni che fanno per la comunità novese … non facciamola diventare una lotta tra poveri però

  4. Dr. Casanova concordo con le sue osservazioni. Io faccio parte di una delle tante associazioni alle quali lei fa riferimento: I ‘Laboratori d’arte” di Novi Ligure, operanti in città da 22 anni. Ogni anno organizziamo laboratori di disegno, pittura e ceramica per bambini, adulti ed anziani.
    I corsi sono sempre pieni di allievi. In collaborazione con la biblioteca civica, prima con le D.sse Orsini e Bellinceri, oggi con la D.ssa Molinari abbiamo organizzato laboratori e mostre ogni anno. Siamo grati al Comune che dal 2001 ci ha dato degli spazi, anche condivisi con altre associazioni, evitando inutili sprechi, per ospitare i ‘Percorsi d’arte” che inizieranno, con il patrocinio dell’amministrazione, anche quest’anno i primi di novembre.
    Riguardo alla pubblicità e visibilità degli eventi sarebbe auspicabile che il Comune, con il suo apparato, ponesse le basi per coordinare gli incontri. Noi, associazioni, dovremmo, però, far rete.
    Per me il bicchiere è mezzo pieno. Se otteniamo il risultato di staccare anche per sole due ore settimanali un ragazzo dal suo Iphone per disegnare, dipingere, modellare la creta o semplicemente parlare d’arte, con insegnanti competenti, per noi è un bellissimo risultato.
    Poi, Dr. Casanova, ricordi che fa più rumore un albero che si abbatte al suolo, anziché una intera foresta che cresce!

  5. quanto alle iniziative della della soms sono sicuramente belle e meritorie. quanto al fatto che la Sons non riceva alcun aiuto dagli enti o alcun riconoscimento vorrei chiedere gentilmente a Fava di dirci di chi sono i muri, gli spazi, il cortile che occupano e quanto pagano per usarli.

  6. Il signor Mario, che pur non palesandosi evidentemente non ha colto il senso di quanto ho scritto, ammesso che non abbia commentato per semplice pregiudizio polemico e ostilità personale, sa bene che ci sono regolari documenti che chiariscono i suoi dubbi. Ma il mio commento iniziale si riferisce all’iniziale silenzio sulle nostre attività, silenzio che perdura da quando abbiamo iniziato a operare in via Cavanna, attraversando tre differenti governi cittadini. Si parla di attenzione e spazi di comunicazione. All ignoto signor Mario, chiedo ad esempio di rendere i suoi lettori informati circa l’attività d’informazione e di promozione condotta dall’Ente, possibilmente indicando la parte dedicata alla SOMS e alle sue attività. Non sto parlando di denaro pubblico, che non abbiamo mai richiesto a tutt’oggi. Semplicemente, ci saremmo aspettati in questi anni parità di trattamento in termini di attenzione e visibilità con altre iniziative analoghe in campo sociale e culturale cittadino. Invece silenzio pressoché totale. Sia con l’amministrazione cabella, che nel periodo di commissariamento, fino al comunicato che stiamo commentando, nella prima stesura del quale, che ho letto e commentato, il riferimento alla SOMS non c’era. Non so chi abbia poi integrato il testo successivamente. Purtroppo la mia delusione mi aveva già indotto al commento, del resto è mio compito dare voce ai nostri tanti soci e volontari, che vivono da anni le stesse delusioni. Abbiamo sempre rispettato le istituzioni, il contratto e gli impegni che ci siamo assunti verso la città, e mai abbiamo chiesto o preteso nulla più di altri. Ma sia chiaro che dalla nostra Città ci aspettiamo lo stesso rispetto.
    Egregio Mario Anonimo, scelga lei il luogo pubblico in cui potremo darle tutti i riscontri che chiede. Documenteremo contestualmente anche puntualmente e dettagliatamente i motivi della nostra delusione.

  7. Quante parole dottor Fava, per non rispondere ad una domanda semplice: quanto paga per gli spazi che il comune mette a disposizione della sua associazione? già che ci sono mi direbbe anche quanto paga per la luce, il riscaldamento , l’immondizia e le pulizie? per evitarle altri impegnativi discorsi glielo dico io : NULLA.
    in virtù di una convenzione secondo la quale lei dovrebbe gestire il centro anziani. gestione che almeno all’apparenza non pare molto efficace. in compenso impedisce a quegli anziani che frequentano i Laboratori D’Arte di entrare da via cavanna costringedoli a fare tre rampe di scale. così come vieta ai ceramisti di usare il bagno al piano del cortile.
    eppure ha esposto uno striscione con la scritta; AIUTARSI E’ FACILE.
    volevo solo dirle che chi gode di tali vantaggi dovrebbe esporsi meno con un pagnisteo. non si affanni a cercare chi mi ha dato tali informazioni, si tratta di atti pubblici, li conoscono anche i merli della via cava.
    Mario

    1. Ma guarda.
      Allora avevo colto nel segno.
      Ripicche personali.
      Bene, quando raccoglierà il coraggio di svelarsi, indichi il luogo che vorrà scegliere per il confronto pubblico che le ho proposto, e oltre a evidenziare e documentare i fatti da me citati in termini di attenzione e oblio le risponderò con precisione le motivazioni della Soms per i suoi piagnistei. Che, ovviamente senza alcun interesse personale, lei esterna per buttare fango. Scoprirà cosa significa rispetto delle regole, assunzione di responsabilità, tutela del patrimonio pubblico e chissà che altro. Ultima cosa, il Centro Anziani. Dal primo giorno in cui si firmò e registrò il contratto pubblico a lei tanto fastidioso abbiamo cercato di offrire ai frequentatori sicurezza, attività culturali e per il tempo libero, aiuto e ascolto. Come lei saprà, visto che la informano direttamente, in questi 4 anni la attività ha subito alcune interruzioni, tra cui due alluvioni all’interno della struttura, e due anni di Covid. Probabilmente a lei non interessano queste bazzecole, ma noi siamo molto orgogliosi di poter dimostrare che NESSUNO degli anziani che frequentavano il Centro ha avuto problemi, fin dai primi giorni di pandemia. Il motivo? Prudenza, che ci ha indotto a una chiusura cautelare con 15 giorni di anticipo rispetto ai provvedimenti governativi, e competenze specifiche in campo sanitario che la Soms possiede al suo interno. Ovviamente due anni di Covid hanno ridotto il numero dei frequentatori del Centro stesso, chi per prudenza dei familiari, chi per l’età avanzata con quel che ne segue in termini di acciacchi, chi per nuovi interessi emersi nel frattempo. Quando mostrerà la faccia, si stupirà di sapere quanti anziani partecipano regolarmente ad ogni attività della Soms Novi, gratuitamente, e forse si scusare per le sue, gratuite anche quelle, malevole parole. Forza, avanti, s. Mario. E porti anche i Bros, se vuole.

      1. Mi arrendo, dottor Fava. Non replichero’ più. Tanto lei non mi risponderà mai. Comunque prendo atto che non smentisce nessuna delle mie affermazioni.
        Mario

        1. Furbacchione, per rimanere nascosto, evidentemente per coda di paglia, lei gira la frittata. Perchè non vuole che le risposte che chiede le siano fornite pubblicamente?Paura di un sano e democratico confronto a viso aperto? Peggio per lei. Che finge di non aver capito, per motivi suoi evidentemente oscuri e inconfessabili, che la Soms non si é lamentata di non ricevere denaro pubblico (pare che anche il Presidente della pro Loco la pensi così, ma lui di certo è in buona fede) ma pari condizioni da parte dell’Ente in termini di comunicazione.
          Ripeto, se si toglie il passamontagna, avrà pubblicamente ogni informazione. Anzi, mi ha dato un’idea. Chiederemo al comune un incontro pubblico su tutti questi temi, per confrontare fatti, contratti, e rapporti tra la città e tutte le associazioni che operano nel settore sociale a sostegno della vivibilità della Città.
          La aspetto là. A volto scoperto.

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