La legge dei consultori è largamente disattesa

Mi aggancio ha quello che ha scritto Concetta Malvasi sulla 194. Premetto che io sono “un sicario”, secondo l’autorevolissimo Capo di una autorevolissima Agenzia Morale, per non avere obiettato alla 194 durante la mia vita di medico ospedaliero quindi da leggere per lo meno con sospetto e prudenza.

Un bel argomento di discussione politica, che qui propongo, potrebbe essere lo stato di salute dei consultori –Legge 29 luglio1975, n. 405 – nella nostra Regione e nella nostra Provincia. I Consultori sono stati e sono una istituzione di grande civiltà per la donna e per le coppie, di qualsiasi genere, soprattutto oggi che il concetto di salute riproduttiva legata alla sessualità e alla gravidanza e alle patologie che rientrano in questa sfera è entrato a far parte dei diritti personali, vedi OMS 2019, Sexual and Reproductive Health and Research,reperibile in rete.

Purtroppo la legge fondativa dei consultori, come spesso succede nel Bel Paese, è largamente disattesa, ma è un dettaglio.

Alcuni dati:

  • la legge prevede 1 consultorio ogni 20.000 abitantisono invece 1 ogni 32.432 abitanti (- 60%) – dati Istituto Superiore di Sanità, 2019 – (È un vezzo del nostro paese comunicare i dati ufficiali, come quelli sulla 194, almeno con 3/4 anni di ritardo, per di più spesso non completi).
  • solo 2 Regioni e 1 Provincia autonoma hanno un consultorio ogni 20.000 (Bolzano, Valle d’Aosta e Basilicata), mentre in altre 5 Regioni e una Provincia autonoma il numero medio è superiore a 40.000 residenti (!)
  • Più basso di quanto previsto è anche il numero di ore di presenza delle principali figure professionali previste. In particolare, il valore medio delle ore di lavoro settimanali è inferiore di 6 ore per la figura del ginecologo, di 11 ore per l’ostetrica, di un’ora per lo psicologo e di 25 ore per l’assistente sociale, con una grande variabilità regionale: si va, per il ginecologo, dalle 5,4 ore settimanali per 20mila residenti nella Pa di Bolzano alle 22,4 ore in Emilia-Romagna, per l’ostetrica la variazione va da 12,4 ore in Liguria a 80 ore nella Pa Trento. Anche la disponibilità di psicologi e assistenti sociali “appare generalmente sottodimensionata e molto variabile”.

Aggiungo un altro motivo di discussione: la somministrazione della pillola RU486 – pillola abortiva- nei consultori, prevista per legge.

Sono 16 le Regioni che non hanno ancora reso disponibile la pillola abortiva nei consultori. Si tratta, nello specifico, di: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Toscana, Molise, Umbria, Marche, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ciò avviene per puri motivi ideologici, non certo organizzativi. Forse se ne potrebbe parlare.

2 risposte a “La legge dei consultori è largamente disattesa”

  1. Avatar Maurizio
    Maurizio

    Aprendo il tuo articolo, caro Mino, mi appaiono ben 4 pubblicità della sedicente “Sanità” fascista.
    Si spiega tutto così.
    Anche certe candidature di medici pubblici nei partiti che stanno massacrando la Costituzione privatizzando spietatamente ospedali e salute per rubare miliardi

    1. Avatar giacomo
      giacomo

      Certamente, ma non è sempre e solo colpa degli altri..

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Giacomo Orlando

2 commenti su “La legge dei consultori è largamente disattesa

  1. Aprendo il tuo articolo, caro Mino, mi appaiono ben 4 pubblicità della sedicente “Sanità” fascista.
    Si spiega tutto così.
    Anche certe candidature di medici pubblici nei partiti che stanno massacrando la Costituzione privatizzando spietatamente ospedali e salute per rubare miliardi

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