Barbagelata: ma che ospedale di comunità, salviamo il San Giacomo

Ci sono 22 milioni a disposizione riattiviamo i servizi del San Giacomo, assumiamo medici e paramedici di qualità, riprendiamo i reparti che stanno scomparendo”

“La Regione mette a disposizione 22 milioni per la sanità e noi andiamo a costruire un altro ospedale, la stessa Regione che ha tagliato le spese alla sanità come non mai, la stessa che fa sostituire i medici che se ne vanno, perché sottopagati, con Cooperative che costano molto di più”.

Così il candidato Sindaco Marco Barbagelata della lista civica Novi TVB (ti voglio bene) e Azione – Italia Viva sottolinea come le proposte dell’amministrazione regionale e le proposte arrivate dai candidati dei partiti tradizionali di costruire alla Bricchetta, come nella ex Caserma Giorgi, sono la dispersione di risorse che possono essere distribuite per rimettere a posto le disfunzioni della sanità locale.

“Destinare un solo cardiologo a seguire le terapie intensive, le visite e le urgenze del Pronto Soccorso è assurdo. Emergenze dalle code interminabili e, peggio ancora, dalle vite appese alla precarietà di medici e infermieri non formati. Corsi per OSS a prezzi alti, in un momento dove la scarsa disponibilità urla la necessità di assumerne molti. Visite da eseguire, anche quando non richiedono macchinari particolari, lontani da casa e difficili da raggiungere soprattutto per le fasce più deboli.

Sono tutti elementi che ci indicano la necessità di tornare alla funzionalità di una volta, di gratificare medici e paramedici per tenerli nel nostro ospedale, così da garantire a Novi il minimo indispensabile per il rispetto della vita e della salute dei nostri cittadini.”

Cosa può fare un sindaco?

“Se non deve chinare la testa alle imposizioni dall’alto dei suoi superiori di partito come hanno fatto sempre tutti quelli che hanno governato la nostra città, se sono liberi da zavorre ed interessi partitici, come può essere solo un candidato cittadino, un sindaco piuttosto s’incatena al portone dell’ospedale, ma cerca di attivare il minimo buon senso. Non lo capirei nemmeno se stessimo parlando dei fiori da mettere nel giardino pubblico, ma spero che le coscienze si fermino per comprendere che stiamo parlando di vita o morte, di salute. Pensar male viene spontaneo, quando si discute se sia più proficua un’opera dove investo 22 milioni anziché spalmarli per correggere la mala sanità”.

Alcuni dicono che le norme dicono che quei soldi sono destinati solo a quell’uso

“Ne siete sicuri? O ci vogliono far credere a questo? Allora si cerchi la struttura più comoda e meno costosa, così che la maggior parte dell’importo vada nelle attrezzature degli ambulatori, piuttosto che nell’acquisto e ristrutturazione dell’immobile. Se poi è possibile, si faccia in modo che abbia una ricaduta positiva sulla città e, allora, si scelga l’ex collegio San Giorgio, così da portare movimento in città, sfruttando il suo parcheggio interno e lasciando un servizio che faccia della memorabile storia di quel monumento un utilizzo di prestigio in ricordo di Don Orione. Ma tale opzione, solamente se proprio non vi sono alternative all’utilizzo di tale capitale.”

Marco Barbagelata

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Marco Barbagelata

Un commento su “Barbagelata: ma che ospedale di comunità, salviamo il San Giacomo

  1. Condivido quanto scritto da Barbagelata. Non mi sembra che le lamentele sulle disfunzioni della sanità riguardino la mancanza di spazi o infrastrutture ma bensì di medici ed infermieri. Si evitino sforzi per convincerci sulla necessità o sull’utilizzo di fondi con destinazione vincolata. Se ci sono risorse si utilizzino per il personale e per la prevenzione. I Sindaci, se uniti e determinati, potranno influire sulle scelte future.

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