La nota inviata da ANAC – Agenzia Nazionale Anticorruzione – che mette in dubbio la conferibilità dell’incarico del presidente dell’Ambito Territoriale Ottimale 6 (Egato6), rappresenta un punto di non ritorno. Non si tratta di una semplice osservazione, ma di un atto dal valore quasi sanzionatorio, che mette nero su bianco una verità che noi del Partito Democratico denunciamo da mesi: quella nomina era e resta inopportuna e ora, pare, illegittima.
Come PD novese lo abbiamo detto e scritto da subito, in modo chiaro: la nomina di Giacomo Perocchio alla presidenza dell’ambito sarebbe stata deleteria per la gestione di un ente che deve garantire imparzialità e, soprattutto, un servizio efficiente e pubblico ai cittadini.
E tuttavia, in queste ore, apprendiamo che l’emerito presidente, dichiarato potenzialmente inconferibile, stia tentando di accelerare la costituzione di una nuova società per la gestione del servizio idrico, escludendo Gestione Acqua: azienda che da anni garantisce servizi di qualità a beneficio di buona parte del territorio novese, tortonese e ovadese.
Un fatto gravissimo.
È oltremodo inaccettabile, oltre che istituzionalmente sbagliato, che una figura potenzialmente non legittimata possa rappresentare l’Ambito in incontri ufficiali previsti nei prossimi giorni presso il Ministero o presso ARERA.
Quale credibilità può avere un presidente che l’ANAC definisce inconferibile? Nessuna.
La manovra di esclusione di Gestione Acqua, oltre a destabilizzare il servizio pubblico per migliaia di cittadini, mette seriamente a rischio i finanziamenti destinati alle opere pubbliche nel nostro territorio, compresi quelli del PNRR. Ma c’è di più: l’operazione mette immediatamente a rischio numerosi posti di lavoro reali. Parliamo di famiglie e lavoratori che ogni giorno garantiscono un servizio essenziale, con competenza e professionalità.
Chi ha consentito tutto questo?
Lo ricordiamo: Giacomo Perocchio è stato proposto alla presidenza dell’Ambito dalla Provincia di Alessandria, oggi guidata da Luigi Benzi, esponente di Fratelli d’Italia. È evidente che il nodo è politico. È tempo che Fratelli d’Italia, forza di governo in Provincia, dica chiaramente da che parte sta: dalla parte dei cittadini e della qualità del servizio idrico, oppure dalla parte delle logiche di spartizione politica, che stanno compromettendo un bene essenziale come il servizio idrico in tutto il Basso Alessandrino.
A Novi Ligure, Marco Bertoli – oltre a essere consigliere comunale – è anche segretario locale di Fratelli d’Italia. Ha spesso dichiarato in aula di voler difendere ACOS e un servizio per i cittadini efficiente. Bene, questo è il momento di dimostrarlo con i fatti, e non con le parole.
Il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, ha già espresso una posizione netta: nessun voto a favore di delibere che escludano Gestione Acqua. Una posizione condivisa anche dal sindaco Domenico Miloscio di Pozzolo Formigaro, che rappresenta il novese in conferenza d’ambito, ha già annunciato che, qualora si dovesse forzare una delibera in tal senso, il voto sarà contrario.
Serve un nuovo presidente dell’ambito, conferibile legalmente, capace tecnicamente e rappresentativo del territorio. Basta logiche spartitorie. È una questione di legalità, di credibilità istituzionale e soprattutto di difesa dell’interesse del servizio essenziale per i cittadini e del lavoro in questo territorio.
Comunicato stampa del Comune di Novi del 14 maggio:
https://rebrand.ly/799706
Non c’è più tempo. Serve responsabilità. Serve una scelta chiara.
Daniele Mascia – Segretario PD Novi Ligure
Nota:
Un sindaco delle Valli mi ha gentilmente fatto pervenire la nota integrale trasmessa da ANAC riguardo
l’inconferibilità dell’incarico al presidente dell’Ambito Egato6. Ritengo doveroso, per rispetto verso tutti i cittadini, verso gli amministratori locali e nell’interesse collettivo, rendere pubblica questa comunicazione nella sua forma integrale, trattandosi di un documento ufficiale firmato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Come sempre, credo – e spero – che trasparenza, legalità e buon senso prevalgano sugli interessi personali e su chi, in nome di questi, negli ultimi mesi sta mettendo a rischio un servizio essenziale
come quello idrico.
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