È stato ufficializzato l’affidamento in concessione agevolata dell’immobile pubblico denominato “Casermette”, situato tra via Verdi e corso Italia a Novi Ligure, all’ente del terzo settore La Corte dell’Accoglienza ETS-ODV.
La firma per la consegna delle chiavi si è svolta alla presenza della presidente dell’associazione, Rosa Carbone, che ha espresso gratitudine per la fiducia ricevuta e per l’opportunità di trasformare un edificio in un luogo vivo e condiviso, capace di restituire valore alla comunità. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio, che hanno rinnovato la loro fiducia nel progetto come modello di collaborazione tra Stato, territorio e associazionismo.
Presente anche il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, insieme agli assessori Gianfilippo Casanova e Rashida Hasbane. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza del percorso condiviso tra Comune e Demanio, che consente di avviare una nuova fase di valorizzazione per un bene pubblico di grande potenziale sociale.
L’iniziativa rientra nel programma nazionale Valore Paese Italia, promosso dall’Agenzia del Demanio, e punta alla riqualificazione e rifunzionalizzazione del complesso “Casermette” per farne un polo multifunzionale destinato al volontariato, al supporto sociale, alla formazione e agli scambi culturali e professionali, in particolare per i giovani.
All’interno della struttura, La Corte dell’Accoglienza intende creare un centro di raccordo tra le associazioni di volontariato del territorio, favorendo la nascita di una rete coordinata in grado di rispondere in modo più efficace alle esigenze della popolazione. L’obiettivo è superare la frammentazione dei servizi e offrire un punto di riferimento unico, dove le diverse realtà possano collaborare per garantire continuità agli interventi di sostegno e promuovere l’inclusione.
Il progetto prevede anche il restauro dell’immobile storico e la riqualificazione dell’area verde interna, restituendo alla città uno spazio accogliente e di forte valore comunitario. In questo modo, le “Casermette” diventeranno un laboratorio di solidarietà e partecipazione, con la persona al centro di ogni intervento e il terzo settore come motore di coesione e rinascita sociale.
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