Se a Novi si aggirasse un inviato di striscia la notizia, dopo l’elezione di Marco Bertoli a segretario di Fratelli d’Italia, potrebbe ben consegnare il famoso tapiro d’oro ai cosiddetti “3P”: Giacomo Perocchio, Mariarosa Porta e Oscar Poletto.
Facciamo un piccolo passo indietro. Poco più di un anno fa Lega e Forza Italia avevano convocato una conferenza stampa con cui avevano chiesto a Fratelli d’Italia di prendere provvedimenti contro Marco Bertoli. Una richiesta di espulsione in cui avevano cercato la sponda di Enzo Ferrarese, allora segretario di Fdi, che cercava di riportare la pace all’interno del centro destra novese.
Pino Dolcino (Lega), presente alla conferenza stampa di un anno fa, aveva definito Bertoli “un saltimbanco” e paragonato Perocchio, Poletto e Porta a Didì, Vavà e Pelè (Vedi articolo sotto).
Gli iscritti novesi di Fratelli d’Italia domenica hanno eletto all’unanimità Bertoli loro segretario politico. Una risposta politica un po’ tardiva ma chiara: Bertoli ha la piena fiducia di Fratelli d’Italia, lo dimostrano oltre al voto degli iscritti la presenza dell’assessore Riboldi e del presidente della Provincia Benzi al congresso novese.
Non solo: a Bertoli sono arrivati gli auguri di buon lavoro dal segretario della Lega Moncalvo e da quello di Forza Italia Rapisarda.
A questo punto, a rischiare di finire isolati proprio quelli che volevano la sua espulsione.
Anche Bertoli, nel suo breve discorso di insediamento, ha dichiarato che il suo obbiettivo principale sarà quello di riunificare il centro destra in vista del futuro voto amministrativo. La storia del centro destra novese è fatta di una lunga tradizione di divisioni e liti interne. L’unica volta in cui si è presentato unito è stata nel 2019, quando infatti è riuscito a vincere le elezioni. L’artefice di quella unione provvisoria fu proprio Bertoli, che riuscì ad aggregare tutti il centro destra intorno al nome del nonno di Perocchio, Gianpaolo Cabella, che portò a casa per una manciata di voti la scomoda poltrona da Sindaco.
Fu poi lo stesso Bertoli a “staccare la spina” ad una amministrazione cittadina in stato terminale e a riportare i novesi al voto.
Alle scorse elezioni fu proprio il nome del politico contadino (Bertoli di mestiere alleva vacche, come non manca mai di ricordare in consiglio) a dividere il centro destra, con la Lega che pose il veto: se nella coalizione c’è Bertoli, noi non ci siamo.
Il perno intorno a cui gira, come moti centripeti o centrifughi, il centro destra novese resta il 7 volte consigliere comunale Bertoli, che ha fatto incetta di preferenze personali sotto la bandiera di ogni partito a destra.
Intorno a quel perno i nomi restano più o meno sempre gli stessi: Oscar Poletto, eletto consigliere comunale la prima volta nel lontanissimo 1990 sotto i colori della Dc; Maria Rosa Porta è in consiglio comunale dal 1999 (tranne una interruzione nel 2019). Nessuno però batte Bertoli, che il 23 aprile 2025 festeggerà 30 anni ininterrotti da consigliere comunale.
Una risposta a “Porta, Poletto, Perocchio e Dolcino “attapirati” per l’elezione di Bertoli?”
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quanti elogi alla fiamma tricolore.
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Un commento su “Porta, Poletto, Perocchio e Dolcino “attapirati” per l’elezione di Bertoli?”
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