Maggioranza e opposizione sono due facce della stessa medaglia?

Prendo lo spunto da “Novi Riparte”, a cui ho partecipato da spettatore, diretta dal prof. Andrea Vignoli che ha avuto la magnifica idea dare la parola al pubblico con il tempo contingentato dal cronometro. 

Tanti sono stati gli spunti e le idee di riflessione interessanti che ancora fanno riflettere.

È sicuramente un incontro politico con la cittadinanza in cui i singoli cittadini possono intervenire e dare un contributo di idee. Su queste, sintetizzo due aspetti fondamentali:

a) capire su cosa ci aspettiamo dall’amministrazione ordinaria, intesa come somma di tutte quelle operazioni burocratiche quotidiane, come l’erogazione di servizi che rendono la convivenza di una comunità efficiente, come la manutenzione delle strade . In parole semplici? Semplificare la vita o quanto meno non complicarla. 

b) Prestare attenzione alle tendenze generali che personaggi emeriti e rappresentanti di categoria o semplici cittadini, possono suggerire per una elaborazione di idee sul nostro futuro. Idee che opportunamente elaborate, possono essere condivise in un programma che assicuri progresso, in modo che sia garantita la convivenza solidale e si creino opportunità per le giovane generazioni. 

Sotto questo aspetto, come è emerso anche dalla tre giorni alla Festa dell’Unità, dove è stata riproposta con successo. L’ideatore ha lanciato diversi suggerimenti su spazi cittadini trascurati. Spazi che hanno contribuito non poco alla storia della città, sui quali è doveroso recuperarli con elaborazione di idee che devono portare a interessantissime soluzioni. Penso alla Caserma Giorgi: non ci fa onore vederla trascurata. Potrebbe in effetti essere trasformata in una concentrazione di scuole con una ristrutturazione adeguata, così come il collegio San Giorgio che con tutta la sua storia è un vanto per la città. Farlo rivivere , magari ospitando una ramo universitario o delle specializzazioni, i cosiddetti “Master”.

Infine, ma non meno importante, l’aeroporto E. Mossi che ha tutta una storia aeronautica con dei primati che ci rende orgogliosi. Vederlo decadere, con la vegetazione che sta assorbendo gli ex edifici militari, è una dimostrazione di decadenza politica sociale. Non è male l’idea di farlo diventare sede dei Vigili del Fuoco, con la loro presenza ritornerebbe a nuova vita.

Quelli che si occupano di politica, anziché considerarsi in campagna elettorale perpetua , perché non utilizzano energie in progetti che diano un’indicazione del futuro progressista per questa città?

La democrazia se diventa rissa è deleterio, se sia la maggioranza sia l’opposizione non acquisiscono la convinzione che sono due forze entrambe importanti e determinanti, che nel rispetto dei rispettivi ruoli e funzioni, devono garantire collaborazione e rispetto reciproco. L’insulto e la denigrazione servono solo a far caciara per nascondere, probabilmente, dei limiti.

E’ emersa una carenza di comportamenti, proprio per l’inadeguatezza a gestire l’ordinario, figurarsi nel prospettare elaborazioni su obbiettivi temporali condivisi.

Che strano modo di agire, si inseguono nel liberismo tranne poi criticarne gli effetti. Favoriscono la privatizzazione dei servizi speculativi, la sanità è uno degli esempi più eclatanti, come lanciare il sasso e nascondere la mano . Ridimensionano i diritti dei lavoratori, ivi compreso la scala mobile e la stagnazione delle remunerazioni, ma non l’adeguamento del costo dei servizi. Basta considerare una banalità: far duplicare un contatore per l’erogazione dell’acqua accanto ad uno già esistente occorrono oltre 300 euro, mezza pensione di un poveraccio. 

Se non si capisce questo, lasciate stare! La politica è un’altra cosa.

La fine anticipata dell’amministrazione, con il passaggio al Commissario Prefettizio, al di là di colpe vere o presunte non esime da responsabilità collettive. Non abbiamo fatto bella figura, a prescindere.

Provate a pensare in grande, come a esempio alla preparazione dell’accorpamento dei comuni, mi sembra che, in Italia siano più di ottomila. Alcuni comprendono poche persone. E’ un costo esorbitante e le risorse del paese sono quelle che sono.

In futuro e nemmeno troppo lontano saranno uniti attorno alle città di bacino che ne cureranno l’amministrazione in modo telematico.

Sopratutto ne avrà beneficio la lotta alla deturpazione ambientale come sta avvenendo con la vasta area demaniale, che era utilizzata dai carristi per esercitazioni, vicino allo Scrivia , in stato di abbandono sta diventando una discarica abusiva.

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Francesco Giannattasio

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