Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, ha inviato una lettera all’EGATO6 (l’ente di governo dell’ambito territoriale per il servizio idrico), presieduto da Giacomo Perocchio, e all’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) in merito alla nota delibera 42 dell’EGATO6, che ha di fatto estromesso la società Gestione Acqua dalla gestione del servizio idrico.
Tra Natale e Capodanno, EGATO6 aveva approvato una delibera con cui affidava il servizio idrico a un nuovo soggetto consortile, da costituire tra AMAG e Comuni Riuniti Belforte, escludendo Gestione Acqua. Quest’ultima, partecipata da Acos, è stata esclusa a sua volta perché quest’ultima è parzialmente partecipata da Iren, una società formalmente privata ma di proprietà dei Comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia.
La decisione era stata giustificata con la necessità di evitare la perdita dei fondi del PNRR, parte dei quali già spesi. Tuttavia, chi ha avuto modo di visionarla riferisce che secondo la risposta del Ministero, la soluzione adottata dall’EGATO6 è inadeguata, poiché non risponde ai criteri di gestione, di merito e di conformità alla normativa.
Inoltre, il Ministero ha precisato di non avere competenza nel verificare la legittimità degli affidamenti di gestione. Se così fosse, verrebbe meno la tesi sostenuta dal presidente Perocchio, che aveva lasciato intendere di poter risolvere la questione grazie ai suoi rapporti con il Ministero di Salvini. L’idea che la delibera dell’EGATO6 fosse l’unica soluzione per garantire i fondi del PNRR sarebbe dunque smentita clamorosamente.
L’esclusione di Gestione Acqua, che è il più grande dei soggetti gestori, ha portato alla presentazione di un ricorso, mettendo in discussione l’intero assetto voluto da EGATO6. Gestione acqua, ancor prima che il provvedimento venisse adottato, aveva mandato alla conferenza del’Egato6 una lettera di diffida ad assumere un provvedimento che l’avrebbe esclusa con il rischio di provocare gravi danni all’azienda e alla popolazione da lei servita.
Ora non resta che attendere il pronunciamento del TAR, come richiesto da Gestione Acqua e dal sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere. Tuttavia, un dato appare certo: la strategia del presidente di EGATO6, che mirava a garantire l’assegnazione dei fondi PNRR escludendo Acos, è stata bocciata. Ora si dovrà ripartire da capo.
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2 risposte a “Acqua, il Ministero boccia la proposta di Perocchio. Niente fondi Pnrr anche senza Gestione Acqua”
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Ma è possibile che nessuno dica a Per occhio che fa solo danni? Non dico gli avversari, ma i suoi sodali?
Dico gli avversari, ma qualcuno dei suoi sodali?-
Semplicemente lui sa benissimo, ed è il suo obiettivo, quello di fare danni. Probabilmente solo così sente di avere il potere nelle sue mani. In che mani siamo …
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2 commenti su “Acqua, il Ministero boccia la proposta di Perocchio. Niente fondi Pnrr anche senza Gestione Acqua”
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Ma è possibile che nessuno dica a Per occhio che fa solo danni? Non dico gli avversari, ma i suoi sodali?
Dico gli avversari, ma qualcuno dei suoi sodali?
Semplicemente lui sa benissimo, ed è il suo obiettivo, quello di fare danni. Probabilmente solo così sente di avere il potere nelle sue mani. In che mani siamo …