Leggo in rete un post, a commento di un articolo de Il Messaggero, di Brunello Cucinelli definito “il filosofo del Cashemere” (come chiameremo d’ora in avanti Platone?) che dice “ Sono onoratissimo e incantato di avere partecipato venerdì sera ad una splendida cena volta a celebrare la cultura lenta e consapevole del cibo e della moda italiani alla presenza di Sua Maestà Re Carlo III° e della Regina Camilla” Presenti anche David Beckam e Roberto Bolle. Bene. I bambini di Gaza ne gioiscono.
Sono sicuro, strasicuro, che sia Sua Maestà che il Filosofo, lontano dai riflettori e davanti alla loro coscienza abbiano dato il loro contributo per alleviare le sofferenze dei milioni di ultimi che popolano la terra in questi tempi amari. Come tanti, ognuno secondo le proprie possibilità.
Non dico che ci si debba fustigare e indossare il cilicio ogni giorno, ma proprio non riesco a concepire la necessità dare di tali notizie corredate da quelle riflessioni “filosofiche”. Diciamo che mi sembrano non necessarie. Ma perchè ognuno le proprie gioie, modeste o grandi, non se le tiene per se?
Probabilmente la cultura lenta e consapevole del cibo e della moda italiana, potrà essere fondamentale nel costruendo resort trumpiano sulle ceneri e le macerie di Gaza, che credo coprano qualche migliaio di cadaveri, viste le foto, poche, che i media ci passano? Mi ricordano le foto di Dresda, Berlino, Hiroshima e Nagasaki, Coventry, Stalingrado, Mosul, Aleppo, il peggio dell’uomo.
Chi lo sa, ma tutto fa parte delle benedette “armi di distrazione di massa”, come è di moda dire oggi e forse purtroppo ne abbiamo bisogno, inconsciamente, di essere distratti.
Cosa c’è di più affascinante di una cena di gala nella splendida campagna inglese, alla presenza delle Loro Maestà? Al resto penseremo, un poco, domani.
Del resto se il Nilo nasce dal lago Titicaca e il costruttore del Partenone è Fontana come è stato detto durante una trasmissione a quiz in TV – giuro sentito con le mie orecchie!- ben venga la cultura lenta e consapevole del cibo e della moda italiana ; ce n’è anche un’altra, di cultura italiana, ma lasciamo perdere.
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2 commenti su “Le cene eleganti di Sua Maestà e i resort sulle ceneri di Gaza”
Comments are closed.
Caro Mino, attento, che se dici e fai coerentemente cose di sinistra passi anche tu dalla parte dei cattivi, da isolare ad ogni costo. I parvenu che non vedevano l’ora di essere ammessi, anche se da comparse e accettando ogni compromesso, alle tavole dei potenti si risentiranno. La guerra americana contro l’europa e l’ucraina, ora che trump l’ha svelata con chiarezza, era un tabù innominabile, e chi gridava la verità era liquidato e perseguito come “putiniano aggressore”. Adesso, dopo una mezza milionata di morti e il crollo verticale delle economie europee e del nostro potere d’acquisto, i fatti dimostrano che quei “putiniani” avevano ragione. Lo stesso per il genocidio e la pulizia etnica in Palestina, che va avanti da anni con la vergognosa complicità di tutti. E’ arrivato Trump, con la sua arrogante strafottenza, a spiegare cosa c’è dietro: imperialismo e furto di stato. Se in Ucraina si tratta di terre rare e distruzione della UE come potenziale concorrente, laggiù c’è di mezzo un enorme giacimento offshore di gas naturale, e una vergognosa mega speculazione immobiliare, da palazzinari di alto bordo, tale da “giustificare” infanticidi e deportazione di un intero popolo.
Caro Mino, ti esorto ancora ad aver cura di te. E se mai vorrai prenderti qualche minuto lontano dall’ipocrisia generalizzata, vieni a trovarci per un caffè. Ci troverai sotto l’unica bandiera della Palestina della città (simbolo di un popolo oppresso, e non di “terrorismo” come sostengono gli ipocriti e i complici del nuovo Erode)
Un abbraccio.
PS – lasciai gli ipocriti braidesi, quelli che oggi banchettano alla corte del re, quando li vidi abbracciati ad alemanno e a impregilo, e farsi usare dal fico farinetti. Non me ne sono mai pentito. La dignità vale sempre una, o cento, dimissioni. Molto meglio di certe comode e ben retribuite messe parigine.”
Caro Mino, purtroppo siamo passati dalla lotta per il cibo sulle tavole di chi non poteva averlo ai mutui che ci vogliono per fare la spesa da eataly o come si chiama…
Da un lato si pontifica di salvaguardare il territorio e dall’altro lo si devasta con opere inutili e malfatte. Non mi preoccuperei tanto per Gaza perché come dice lollobrigida “i poveri mangiano meglio”.