Notte di devastazione al Retail Park di Serravalle

La notte tra il 14 e il 15 luglio, Retal Park di Serravalle Scrivia è stato teatro di un episodio inaccettabile di vandalismo. Non si è trattato di una semplice “bravata”, come qualcuno troppo in fretta potrebbe liquidare. È stata una devastazione sistematica e brutale: sedie rovesciate  basi strutture divelte, insegne abbattute o spezzate, e con esse l’identità di due realtà locali che rappresentano da anni il volto accogliente e conviviale del quartiere: presi di mira tutti i negozi di retail park, partendo dal self service arrivando da  Cappuccino, Roadhouse, Casa, fino ad arrivare a Mondo convenienza.

Non possiamo limitarci alla rabbia o alla costernazione. Questo episodio esige una risposta chiara, collettiva, politica. Non vandalismo, ma sabotaggio della comunità.

Quello che è accaduto non è un gesto isolato: è il sintomo di un malessere che, se ignorato, può erodere la vita sociale dal basso. Colpire gli spazi comuni, aggredire luoghi di incontro e socialità, significa indebolire i legami tra cittadini, generare paura, incentivare l’isolamento.

Ca’ppuccino Roadhouse e Casa  non sono semplici locali: sono punti di aggregazione, cultura, solidarietà. Sono luoghi dove le persone si incontrano, si riconoscono, costruiscono relazioni. Attaccarli vuol dire attaccare la possibilità stessa di fare comunità. E allora bisogna dirlo forte: questo è un attacco alla cittadinanza tutta.

Chi devasta, divide. Chi protegge, costruisce.

È troppo comodo parlare solo di “sicurezza” in termini di repressione. La vera sicurezza si costruisce proteggendo i beni comuni, valorizzando i luoghi di aggregazione, sostenendo chi ogni giorno apre uno spazio, pulisce un cortile, prepara un caffè per chi ha bisogno di calore umano.

Chiediamo con forza che l’amministrazione locale non si limiti alla conta dei danni, ma si faccia promotrice di un’azione pubblica di riparazione e solidarietà. Non basta sistemare ciò che è stato rotto: serve restituire senso e fiducia a un tessuto urbano che rischia la disgregazione se lasciato solo.

La politica del “non tocca a me” è finita.

Dove era chi doveva vigilare? Perché non c’erano presidi, controlli, attenzione? Il vandalismo prospera quando lo spazio è abbandonato, quando la politica si ritira, quando i quartieri sono lasciati ai margini.

A chi amministra chiediamo risposte concrete: Un piano serio per la tutela degli spazi pubblici, Sostegno economico e morale per le attività colpite. Un’azione educativa e culturale profonda per coinvolgere i giovani, non come potenziali vandali, ma come protagonisti positivi della città.

Difendiamo ciò che abbiamo costruito insieme

Noi cittadini, associazioni, lavoratori, studenti, famiglie, non possiamo essere spettatori. Dobbiamo reagire. Con presenza, con cura, con voce alta.

E se qualcuno pensa di poter distruggere con la violenza ciò che gli altri costruiscono con fatica, sappia che la comunità risponde, compatta e determinata.

Chi tocca uno, tocca tutti

In questa devastazione non sono stati distrutti solo degli oggetti: è stato colpito un pezzo del nostro vivere insieme. E noi lo ricostruiremo. Più forte, più resistente, più unito. Perché contro il vandalismo non bastano le parole: serve la politica, quella vera, che difende le persone e i luoghi dove nascono legami.

Retail Park si rialza. Noi con lui.

Robbiano Laura PRC 

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